Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO


PADOVA Cala il silenzio dietro le quinte dopo giorni di tam tam mediatico che ha definito a grandi linee i contorni del futuro del Padova.

Giorgio Zamuner, come noto, è il prescelto per diventare il nuovo direttore generale con delega all’area tecnica del club di viale Nereo Rocco. Zamuner si iscriverà da luglio al Supercorso di Coverciano per conseguire ufficialmente il patentino di direttore sportivo, dopo la rinuncia al ruolo di agente Fifa. L’accordo di massima è stato raggiunto ma, ovviamente, non ancora formalizzato. Il perché è presto spiegato: il Pordenone, di cui l’ex agente Fifa originario di San Donà di Piave è consulente di mercato, è in semifinale playoff con il Pisa e toccherà a Zamuner capire con il patron friulano Mauro Lovisa se sarà possibile o meno liberarsi prima del termine degli spareggi promozione. Di sicuro ci vorranno almeno due settimane per liberare la prima scelta di Zamuner per la panchina, ossia Bruno Tedino: e non è assolutamente un passaggio scontato il fatto che patron Lovisa accetti di dare il placet all’allenatore per rescindere il vincolo che lo lega al Pordenone fino al 30 giugno 2018.

Il piano alternativo, in caso di diniego di Lovisa, al momento non è chiaro, ma non sembra esserci spazio nel futuro del Padova per Giuseppe Pillon. Il tecnico trevigiano, reduce da un ottimo campionato alla guida dei biancoscudati nel quale ha conquistato 39 punti in 21 partite, viaggia spedito verso l’addio, anche se nei piani del duo Bergamin e Bonetto vedrà in ogni caso Zamuner. Pillon ha una richiesta arrivata nei giorni scorsi dalla B (il campionato finisce venerdì) e presto si muoverà, mentre Zamuner valuterà anche le alternative, con i profili di Mario Petrone, Oscar Brevi e Antonino Asta al momento fra i più plausibili in caso di fumata nera per Tedino.

Fermo restando che tutte le scelte spetteranno al momento opportuno a Zamuner, il mercato del Padova non è fermo e si sta già lavorando per i rinnovi di De Risio e Neto Pereira e per le prime operazioni in entrata. Nel frattempo, per quanto riguarda la società, vanno registrati i due incontri avvenuti nelle ultime settimane fra Giuseppe Bergamin e Alberto Zanon, titolare della Reit di San Giorgio in Bosco e da anni vicina al Padova. Tutta da valutare la forma di collaborazione instaurata fra il presidente e Zanon, se verrà concretizzata e in quali forme, tuttavia nelle prossime settimane ci potrebbe essere qualche movimento di contorno nel pacchetto azionario del club di viale Nereo Rocco.