Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


Lunedì Giacomo Bindi è diventato trentenne, oggi è il turno di Neto Pereira che festeggia 38 anni. Secondo compleanno biancoscudato per il capitano che quest’anno non ha fatto ritorno in Brasile per il Natale, ma è rimasto a Varese al fianco della compagna Elena che tra un mese darà alla luce la primogenita Bianca. «Diventerò papà, sto vivendo un’emozione unica – esordisce Neto Pereira – Sono molto felice. Bianca nascerà a Varese perché è la città di Elena, ed è qui che stiamo trascorrendo questi giorni di festa. Anche se ho già ripreso ad allenarmi dato che c’è stato consegnato un programma di lavoro da effettuare durante la sosta, il tutto comunque in tranquillità».

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Che cosa si aspetta dal 2017? «Intanto nascerà mia figlia, ed è la cosa che voglio di più. Sul piano lavorativo mi piacerebbe togliermi qualche soddisfazione con il Padova, abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela fino alla fine. Anche se siamo consci che la concorrenza non mancherà: oltre a Parma e Venezia, anche il Pordenone darà filo da torcere fino all’ultimo». Ai tifosi cosa si sente di dire? «Auguro a loro un anno ricco di soddisfazioni, e spero che continuino a essere al nostro fianco come sempre. Poi se dovessero essere ancora più numerosi, ben venga». Proprio con l’Albinoleffe è stata l’ultima partita del suo connazionale Filipe, che ha deciso di risolvere il contratto con il club di viale Nereo Rocco per fare ritorno in Brasile. Una scelta che ha spiazzato tutti. «A me aveva confidato questa sua decisione, e stando al suo fianco negli ultimi giorni era molto dispiaciuto perché ci teneva molto a fare bene con il Padova. Purtroppo per via dell’infortunio non ha potuto dare quello che era nelle sue possibilità. Gli ho fatto un in bocca al lupo, e mi auguro che possa essere felice. Di sicuro mi dispiace molto per la sua partenza perché oltre a un compagno di squadra, lascio un amico». Il suo contratto scadrà a giugno. Ha già pensato al suo futuro? «Fisicamente mi sento bene e sento di avere la stima del tecnico e della società. In questo momento penso solo a dare il mio contributo alla squadra, più avanti si vedrà. Ma fino a quando mi diverto continuerò a giocare. Se mi piacerebbe terminare la carriera al Padova? Assolutamente sì. Qui ho trovato una società formata da persone che dimostrano quotidianamente la loro serietà. Qualsiasi giocatore vorrebbe giocare in un ambiente come quello biancoscudato».