Estratto Fonte: Andrea Miola per  IL GAZZETTINO


In campo è l’ultimo rimasto dello storico e amatissimo gruppo della rinascita in serie D, ma la sua presenza non è utile solo per ricordare un recente passato rimasto nel cuore dei tifosi. Davide Mazzocco, 21 anni compiuti da un mese, in queste settimane sta trovando spazio con una certa continuità e, gara dopo gara, sta confermando la fiducia in lui riposta con prestazioni convincenti, anche in termini di personalità.

[…]Rispetto a due anni fa quanto si sente cambiato? «Quella era la mia prima esperienza con i grandi. Ora mi sento più a mio agio e sono maggiormente inserito all’interno della squadra. Sicuramente sono cresciuto anche come persona, sono meno timido e vivo con maggiore serenità anche gli aspetti del calcio fuori dal campo». E poi c’è la crescita come giocatore. «Per un giovane questa non può mancare. L’anno scorso all’inizio ho fatto un po’ fatica al primo impatto con la categoria, ma con il passare del tempo mi trovo sempre meglio. Vivo bene il fatto di essere l’ultimo superstite del vecchio gruppo e sono contento perché significa che tengono a me».

In termini di autostima, il definitivo salto di qualità potrebbe magari arrivare con un gol, exploit finora riuscito a un solo collega di reparto (Dettori), ma sicuramente nelle corde di Mazzocco, abile negli inserimenti e già a segno in serie D. «Un po’ pesa – replica – anche perché un centrocampista che fa gol è sempre un’arma in più per la squadra. Sabato a Bassano ci sono andato vicino e mi sono mangiato due occasioni. Quella del primo tempo forse era più difficile perché dovevo impattare la palla con i tempi giusti, mentre nell’altra (colpo di testa fuori misura, ndr) mi è arrivata in faccia e bastava colpirla. Un po’ per gli avversari che mi hanno oscurato e un po’ perché mi sono abbassato, l’ho messa fuori. Spero che la prossima volta vada meglio». Magari a Parma, da ex, tra due sabati. «Sarebbe bello. Sentirò quella gara un po’ di più, anche se non non ero in prima squadra. Giocare al Tardini, stadio bellissimo in cui andavo a seguire le gare di serie A, è un’emozione particolare e poco conta se siamo in Lega Pro. Ma prima dobbiamo affrontare la Feralpi Salò». E non sarà una passeggiata. «Guai a sottovalutarlo, non fosse altro perché ci precede in classifica. Sarebbe una vittoria importantissima per il nostro cammino. In questo periodo affrontiamo le sfide sulla carta più importanti e vogliamo dimostrare il nostro valore, restando attaccati al treno delle prime».

[…]