Fonte: Stefano Volpe per IL MATTINO DI PADOVA
Se il Barcellona, vincitore dell’ultima Champions, ha alternato un portiere per la coppa e uno per il campionato, sulle orme del Real di Ancelotti, anche il Padova, nel suo piccolo, può vantare un’insolita competizione tra i due numeri uno. Lazaar Petkovic e Alessandro Favaro, entrambi ventunenni, rappresentano il fiore all’occhiello del parco giovani biancoscudato e anche domenica prossima si giocheranno il posto contro la ProPatria. Il serbo, partito titolare, paga due infortuni muscolari e anche contro la i bustocchi gli dovrebbe essere preferito l’ex Sacilese. Il tutto strizzando l’occhio al mercato, con le ultime voci che non escluderebbero il sacrificio di uno dei due, nella prossima sessione estiva di mercato. Ma chi li allena ogni giorno, il preparatore dei portieri Adriano Zancopè, che ne pensa? Benedice la concorrenza. «Questa situazione credo faccia bene ad entrambi», spiega Zancopè, «Ogni giorno fanno la… guerra per chi si esprime meglio, pur in un clima di grande rispetto reciproco e con molta naturalezza. Questa alternanza ha permesso a entrambi di crescere e non mi stupiscono i progressi di tutti e due». Zancopè preferisce non parlare dei punti di forza di ciascuno, ma non si tira indietro quando gli si chiede in cosa possono ancora crescere: «Petkovic ha grandi margini di miglioramento dal punto di vista della reattività, mentre Favaro deve credere ancora di più in se stesso. Hanno qualità diverse, ma entrambi hanno uno spirito positivo nei confronti della squadra». Si aspetta di allenarli ancora tutti e due l’anno prossimo? «Non lo so, ma di sicuro la scuola portieri biancoscudata si conferma di grande qualità e prospettiva. Dove li vedo tra 5 anni? Entrambi in categorie superiori». Il ruolo del portiere, tra l’altro, va molto di moda in viale Rocco, visto che il titolo del prossimo clinic per allenatori del settore giovanile, in programma lunedì alle 20.45 al Palagozzano, sarà proprio: “Le interazioni tra squadra e portiere nelle due fasi di gioco” (tutte le info a questo link). Relatore, manco a dirlo, lo stesso Zancopè: «Parleremo del ruolo del portiere sia in fase di possesso palla che di non possesso. Il nostro ruolo è cambiato molto da quando giocavo io. Il portiere, adesso, partecipa attivamente al gioco della squadra e per me è molto importante instaurare questi concetti fin dai primi anni del settore giovanile. I giovani portieri devono imparare il valore delle scelte da compiere, per recuperare palla e far ripartire l’azione nel miglior modo possibile. La tecnica resta ovviamente fondamentale, ma quella la si può raffinare anche da adulti. La scelte invece è giusto impararle fin da piccoli»