Fonte: Francesco Cocchiglia per IL MATTINO DI PADOVA


L’infermeria del Padova ormai ha le porte girevoli. L’ultimo giocatore ad alzare bandiera bianca è Daniele Corti, e la botta non è stata di quelle leggere: il centrocampista biancoscudato dovrà star fermo almeno un mese, per colpa di un contrasto fortuito patito nella gara contro il Renate. E non è detto, a questo punto, che l’infortunio non possa accelerare il reintegro di Rosario Bucolo in rosa. Quantomeno per avere un’alternativa in più nella zona nevralgica del campo.
Tre settimane. È successo tutto nel finale della partita di sabato scorso: Corti si oppone alla conclusione in porta di un giocatore brianzolo, e il pallone, calciato con violenza, colpisce la punta dello scarpino destro del mediano arrivato l’estate scorsa dal Varese: il ginocchio, nell’impatto, subisce una leggera torsione, Corti si rialza ma viene sostituito. La risonanza magnetica effettuata ieri non lascia dubbi: il legamento collaterale mediale dell’articolazione della
gamba destra ha subìto una piccola lesione, e per questo il giocatore dovrà rimanere ai box per circa tre settimane. Aggiungendoci anche altri sette giorni per il completo recupero fisico e atletico ed ecco che il ritorno in campo potrebbe arrivare tra circa un mese. Un “colpo” pesante per il Padova e per Pillon, proprio all’inizio del rush finale del campionato, con le ultime dieci e decisive partite della stagione.
Infortunio decisivo? Corti è stato sin qui il giocatore più presente del centrocampo del Padova, sia con Pillon che, prima ancora, con Parlato: delle 24 partite sinora giocate, ha saltato solo quelle interne con Cuneo (per squalifica) e Bassano, per un leggero acciacco. In vista della trasferta di Mantova di domenica, l’allenatore trevigiano ha valide alternative: sia Davide Mazzocco – che però sabato non è entrato in campo con il piglio giusto nel finale di gara – che l’ultimo arrivato Luca Baldassin, il quale sin qui ha giocato da esterno alto, in un ruolo non suo, possono sostituire
Corti. Ma, visto che lo stop sarà abbastanza lungo, non è escluso che il guaio possa accelerare il reintegro in rosa di Bucolo. L’atteso colloquio tra De Poli e Pillon, previsto inizialmente ieri, andrà in scena oggi: sul tavolo, oltre alla situazione della squadra, prima di tutto la questione legata proprio al centrocampista catanese. L’allenatore negli ultimi giorni era sembrato possibilista sulla sua riammissione in gruppo, ma solo verso la fine della settimana si potrà avere una risposta chiara: «Qualunque essa sia, è necessario che le valutazioni siano fatte non solo dal mister, ma anche da tutta la società», le parole di De Poli. «Io sento l’opinione di Pillon, dirò la mia sulla questione, e poi spiegherò tutta la situazione ai soci, al presidente Giuseppe Bergamin e all’a.d. Roberto Bonetto. Non è una cosa che si risolve in poche ore, va discussa e vagliata da tutti. La mia opinione? Prima di tutto sarà determinante il pensiero dell’allenatore, sulla base del quale poi decideremo il da farsi».
Dal campo. Oggi, intanto, la squadra è attesa ad una doppia seduta di allenamento alla Guizza, al mattino e al pomeriggio. Ieri si è rivisto anche Lazar Petkovic, tornato dalla Serbia dov’era andato a curarsi lo stiramento alla coscia procuratosi due settimane fa. Il giovane portiere e Marco Cunico mettono nel mirino la prossima gara interna con il Pavia: verosimilmente in quell’occasione saranno pronti per essere reinseriti in gruppo, almeno dalla panchina.