Dagli esordi al Padova, alle prime esclusioni, fino al riscatto di questa stagione. La parabola di una delle rivelazioni della squadra Berretti. E di un tennista mancato…

CALCIO PADOVA TV intervista MATTEO SCEVOLA

“Ho 18 anni, gioco da centrocampista, ma all’occorrenza il mister mi ha schierato anche da difensore. Ho cominciato a giocare a 6 anni nell’Oriago, poi a 8 anni ho fatto un provino con il Padova dove sono rimasto fino ai 12 anni. Per motivi tecnici sono andato a Venezia per 3 anni, poi due anni a Favaro Marcon. E’ stata una botta andare via, quando sono andato via anche da Venezia ho perso un po’ gli stimoli, ma l’ultimo anno ho avuto un buon allenatore che mi ha dato fiducia, ho riacquisito gli stimoli fino al ritorno qui a Padova. Sono un buon corridore, dovrei migliorare nella visione di gioco, interdizione e personalità, allargare gli orizzonti. Mi è sempre piaciuto Cristiano Ronaldo, come centrocampisti Pogba e Marchisio. Come classifica potevamo arrivare molto più in alto, visto come ce la siamo giocata, ma è stato un anno di transizione visto che siamo partiti da capo. Devo dare merito a mio papà ed agli allenatori che mi hanno fatto crescere. Con mio padre giocavo a tennis, alla tv però vedevo più calcio che tennis ed ho deciso di cambiare, mi piace più Federer, ma mi sento più Nadal. La felicità? Stare con la famiglia e con gli amici. A 28 anni mi vedrei bene ad alzare la Coppa Campioni con la Juventus. Studio al G. Galilei di Dolo”.