Intervista a Carlo Pelagatti: “L’umore? C’è voluto qualche giorno per smaltire la delusione per la mancata vittoria del campionato. Adesso stiamo facendo fatica, ma stiamo ritrovando il gruppo, cerchiamo di stare insieme anche fuori dal campo. Serve per avvicinarsi al meglio alla prima dei playoff. Il tempo è tanto, dovevamo giocare il 24, ora giochiamo il 30, sperando sia quella la data. Noi ci stiamo preparando al 30, c’è tanto da lavorare, bisogna recuperare energie mentali. Abbiamo vissuto quasi in una bolla un anno, i contatti erano solo campo e casa, proprio per questo serviva recuperare delle energie mentali, abbiamo dovuto resettare dopo aver perso l’obbiettivo sul traguardo. I tifosi? Quello sarebbe molto importante, anche se il numero sarà ristretto, avere gente allo stadio puo’ fare solo che piacere. Playoff? Non li ho mai vinti, ma c’è sempre una prima volta… Quando i playoff erano ristretti erano diversi, il tempo era minore, le squadre piu’ forti erano avvantaggiate, qui ci sono molte piu’ varianti. Siamo forti, lo sappiamo, tanti giocatori forti che possono giocare, siamo carichi e fiduciosi. Santini? Non ce lo aspettavamo, le parti andrebbero sentite tutte, l’arbitro e la procura non sono state sentite, Claudio non se lo merita, è sempre stato corretto, al di la di falli o reazioni, ma prima di dare una condanna del genere è stata data con troppa facilità. Sono giorni difficili per lui, speriamo che la squalifica venga ridotta o annullata. Speriamo ci sia giustizia. Lo fanno passare per la persona che non è, si è sempre distinto per lealtà anche all’interno del gruppo, gli sporca l’immagine, gli creerà delle difficoltà in futuro, le cose andrebbero approfondite prima di prendere una decisione del genere. Le squalifiche come vengono recepite nello spogliatoio? Se stiamo pensare a questo diventa una scusante, da Trieste, le squalifiche eccetera fanno pensare, ma bisogna andare oltre, vogliamo ottenere il risultato massimo. Bisogna prenderle con la molla, possono essere un boomerang. Gli allenamenti? Stiamo recuperando a livello fisico, piuttosto che a livello tattico. Le avversarie? Triestina e Modena sarebbe bello, dove peschi-peschi, sono tutte avversarie temibili. Il fallo da rigore di Modena? Ero dietro, ho preso la palla e si vede dalle immagini, secondo me non è fallo, a Modena a parte il fallo e a parte l’approccio, ma la gestione generale della partita del Braglia mi ha fatto arrabbiare e pensare, non volevo entrare in merito, ma visto che me lo chiedete… Il finale di campionato? Dopo una stagione così tirata, vivendo una realtà anomala, tra casa-campo-tamponi-sierologici, guidare sempre la classifica è una fatica diversa che inseguire, fisicamente e mentalmente non eravamo più quelli di prima, abbiamo trovato squadre organizzate come il Modena, la Triestina se la trovi in un momento sbagliato ti mette in difficoltà, c’è la tensione, la paura… parlarne dopo non ha molto senso, ma abbiamo un’altra possibilità ghiotta. Aver fatto 79 punti con miglior attacco e miglior difesa, su 100 volte 98 lo vinci un campionato così, ma non bisogna pensarci o ti friggi il cervello, bisogna solo pensare positivo adesso”