Conferenza stampa di Andrea Dini: “Peccato per il Covid che mi ha fatto vivere poco Padova come città, ma mi sono trovato subito alla grande, ho capito subito in che ambiente ero, in cui si puntava a vincere, non ci siamo riusciti purtroppo, ma abbiamo un’altra chance. Mi trovo bene con tutti, non credevo nemmeno io sinceramente. La prima parte di stagione ho dovuto recuperare da un infortunio al tendine d’achille, sono rimasto a Parma per la riabilitazione, poi son venuto qui, non è facile integrarsi subito in un ambiente nuovo. Mi posso solo lamentarmi su di me visto il risultato finale. L’anno scorso ero ad Avellino, dopo il lockdown, negli allenamenti per i playoff (contro la Ternana) in un’uscita è saltato il tendine d’achille. 79 punti sono tanti, in tanti altri anni son bastati, ma ci deve dare la forza e rabbia per affrontare questi playoff, non ci manca nulla, non abbiamo niente di meno rispetto agli altri, niente di meno rispetto al Perugia. Ora tirarsi indietro non avrebbe senso. I playoff sono un discorso a parte rispetto al campionato, gli aspetti sono tanti, ma saremo pronti. Non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Ogni secondo di partita vale un campionato, bisogna rimanere sul pezzo fino all’ultimo secondo. Italiano? Con Vincenzo ho un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso, con lui ho vinto i playoff a Trapani, mi ha parlato alla grande di questo ambiente, gli devo tanto, mi ha fatto crescere tanto, è una persona che merita tanto. La tua reazione a Trieste dopo il colpo di mano di Gomez? Non ci volevo tornare su questi aspetti, sono stato preso di sobbalzo, non ci sarebbe mai potuto arrivare, purtroppo non l’hanno vista ed è una cosa che non si può cambiare. Guardarsi indietro non ha più senso. Che tipo di portiere sono? Quel grido in più che sentite è per essere presente, farmi sentire, aiuta i compagni a stare dentro la partita. Consapevolezza del gruppo? Basta sedersi in spogliatoio e guardarsi intorno, abbiamo gente con esperienza da vendere e giovani forti. Non abbiamo nulla da invidiare da nessuno. Adesso dentro ognuno di noi c’è qualcosa in più, tutti vogliamo andare in B, ci cambia la vita a tutti. Il posto da titolare? E’passato un anno giusto dall’infortunio, diciamo che mi sentivo un po’ perso senza il campo… Gianmarco (Vannucchi ndr) ha fatto un campionato straordinario, io ne ho giocate solo 8, lui 30. Io e lui abbiamo un bel rapporto, si lavora alla grande.Playoff? Alessandria, Catanzaro, Avellino, Modena, Triestina, SudTirol… ci sono molte squadre attrezzate come noi, ma sappiamo qual è la nostra forza. Fuori dal campo? Sono un ragazzo tranquillo, mi piace ascoltare musica, ho un cane che praticamente è come un figlio, come tutti i ragazzi un po di Playstation. Il rinvio di Triestina-Virtus Verona per Covid? E’ un anno particolare, bisogna stare attenti, non vedo i miei genitori da non so quanto tempo, è un momento fondamentale e non si può tralasciare nulla, non so cosa succederà, bisogna essere pronti a tutto”.