Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


«Ho lasciato un lavoro in sospeso l’anno scorso e mi ha dato un po’ fastidio che quando sono andato via non si parlava bene di me. Ho sempre rispettato tutti e mi sono allenato al meglio, voglio ripartire da lì per fare cambiare idea a chi era scettico sul mio conto». Più chiaro di così non potrebbe essere Manuel Giandonato, che dopo la parentesi nella seconda parte di stagione con il Lanciano è pronto a tornare alla base come da contratto (scadenza a fine giugno 2017) per rimettersi in gioco. «So che il mio agente si è sentito con la dirigenza, ma non si sono detti nulla di particolare se non le date del ritiro. A oggi parto con i biancoscudati e la mia volontà è quella di rimanere. Ho capito gli errori che ho fatto e vorrei giocarmi le mie carte».

A quali errori si riferisce? «L’anno scorso quando sono arrivato mi erano state fatte un po’ da tutti alcune promesse, nel senso che avrei fatto una stagione da protagonista, poi però non è stato così per scelte tecniche. Adesso non vedo l’ora di ricominciare, ho già iniziato ad allenarmi perché ho tanta voglia». È cambiata la struttura tecnica che ora vede al vertice Giorgio Zamuner e in panchina Oscar Brevi. «Personalmente non li conosco, ma miei amici che hanno lavorato con loro mi hanno parlato benissimo di entrambi. A Catanzaro ero arrivato qualche mese dopo la partenza di Brevi, e aveva lasciato un ottimo ricordo in spogliatoio». Nella stagione passata giocando a due in mezzo al campo si preferivano interpreti muscolari, quest’anno si punta a un centrocampo a tre e potrebbe avere più occasioni. «Non è una questione di giocare a due o a tre, piuttosto se si vuole creare gioco o fare confusione. Dopo sei stagioni, quest’anno ho la possibilità di fare un ritiro dall’inizio e questo per me è fondamentale. Sono pronto a tutto».

Soddisfatto della sua esperienza al Lanciano? «Sono contento a livello personale perché ho giocato e fatto abbastanza bene tanto che mi avrebbero voluto tenere in caso di permanenza in serie B, ma naturalmente c’è rammarico per la retrocessione. Anche perché senza punti di penalizzazione ci saremmo salvati evitando i play out». Tornando agli affari biancoscudati, nel prossimo campionato l’obiettivo è migliorare il quinto posto. «È una cosa scontata per una piazza come Padova che in Lega Pro deve starci solo di passaggio e merita di risalire il prima possibile. Da dicembre in avanti ha fatto un ottimo campionato risultando la seconda migliore difesa e il terzo migliore attacco, si può solo che migliorare».