Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO


«Le prossime tre partite rappresentano il momento della verità, dobbiamo fare il salto di qualità». Capitan Marco Cunico suona la carica in vista della sfida casalinga con il Cuneo che apre un trittico di gare (Pro Patria e Albinoleffe le altre due) nelle quali il Padova è chiamato a ottenere il massimo. «Vincere con il Cuneo darebbe un significato diverso anche agli ultimi due pareggi che sono stati un pò stretti. Ci si aspetta da noi parecchi punti dato che sulla carta abbiamo tre partite abbordabili, fermo restando che questo è un campionato molto livellato e lo dimostra anche il fatto che pur con i nostri alti e bassi siamo a otto lunghezze dal Cittadella che è primo. Ma le prossime tre sfide ci diranno che tipo di campionato dobbiamo affrontare». 

E lo spogliatoio sa che il momento è importante. «Lo vedo compatto, unito e con voglia di fare bene. Deve avere anche un pò di timore di incappare in brutte prestazioni per alzare al massimo la concentrazione. Con il Cuneo ci attende una partita difficile, mi dispiace sempre incontrare squadre che sono reduci da una sconfitta perché quando perdi sei portato a dare qualcosa in più sul piano delle motivazioni. Senza dimenticare che hanno un punto in meno di noi in classifica e che sono stati capaci di vincere con la Reggiana. Dovremo partire forte nei primi venti-venticinque minuti per metterli subito alla corde, è questo che stiamo cercando di preparare». 

Nella scorsa stagione in serie D è stato un trascinatore della squadra segnando anche tredici sigilli, magari domani firma il suo primo gol biancoscudato in Lega Pro. «È sempre piacevole segnare e se arriva è ben accetto, ma sinceramente mi manca poco il gol. Tra l'altro finora ho avuto solo due occasioni di testa nella partita d'esordio con la Reggiana. Mi preme soprattutto giocare bene e che lo faccia anche la squadra». 

Quanto agli assist invece ne ha fatto uno anche a Cremona in occasione del pareggio di Altinier. «Per fortuna mi riescono ancora. Ho visto il taglio sul primo palo e ho cercato di metterla con il tempo giusto tra il difensore e il portiere, ed è andata bene». 

Di recente nei suoi confronti c'è stato qualche mugugno di alcuni tifosi. «Allo stadio non li ho sentiti, ma mi hanno riferito. Io faccio le cose mettendoci  sempre il cento per cento ed è innegabile che dispiaccia essere criticati, ma non si può piacere a tutti e bisogna andare avanti per la propria strada. In passato è stato criticato un campione come Roberto Baggio, figuriamoci se non può esserlo Cunico». 

Tornando alla squadra, oltre alle tre gare già citate, prima della sosta natalizia vi attendono anche le sfide con Giana Erminio e Bassano. Quanti punti si auspica? «Mi tengo basso, mi piacerebbe farne dieci per arrivare a Natale a quota ventiquattro. Probabilmente potevamo avere due-tre punti in più in classifica, ma al momento abbiamo dimostrato che il nostro valore è questo. Anche se davanti c'è tutto il tempo per dimostrare che abbiamo trovato il nostro filo logico e iniziare veramente un campionato diverso».