Fonte: Gazzetta dello Sport

Nereo Rocco ci lasciava il 20 febbraio di 39 anni fa: il calcio italiano perdeva un personaggio fondamentale della sua storia. Con Nicola Cecere la Gazzetta dello Sport ricorda chi è stato il “Paròn: “Un grandissimo personaggio del calcio italiano, l’allenatore più vincente del Milan. In realtà era un finto burbero, regalava tantissime battute divertenti ai giornalisti che seguivano le sue squadre. Si disse che portò lui il famoso “Catenaccio” dalla Svizzera, il suo Padova che salvò dalla C e portò 3° in Serie A, giocava con il libero, ovvero con un difensore che giocava staccato dagli altri, e con gli altri che facevano molta massa, molta densità. Grandissimo in Italia per gli scudetti, è stato il primo allenatore italiano a vincere la Coppa dei Campioni nel 1963 battendo i detentori del Benfica, portando a casa una drammatica Coppa Intercontinentale nel 1969 anno in cui rifilò 4 gol all’Ajax in Coppa dei Campioni. Ad illustrarlo due battute storiche, ma vere. La prima, fu pronunciata in un ristorante dove riceveva i giornalisti: “Mister speriamo domani vinca il migliore” e lui “Speremo de no”. La seconda, riferita a Scagnellato che prima di una gara aveva paura, Rocco disse: “Tu menati ragazzo, menati, che se poi prendi il pallone, pazienza”.