Francesco Finocchio intervistato da CALCIO PADOVA TV: “La storia dell’allenatore espulso per avermi chiamato per cognome? E’ tutto vero, è successo veramente, i miei amici mi chiamavano per prendermi in giro. Sono cresciuto a Napoli, sono abituato agli sfottò sul mio cognome, bisogna prenderla con filosofia. Mia madre è brasiliana, mio padre è di qua. Da piccolino praticavo sia calcio che basket, ma ero troppo basso per fare pallacanestro. Sono tifoso della GrissnBon di ReggioEmilia che l’anno scorso ha perso la finale contro Sassari e guardo spesso l’NBA. Il mio giocatore preferito è Magic Johnson, in campo io però sono più offensivo. Da piccolino andavamo spesso in Brasile e li si gioca solo a calcio, tutta la mia famiglia gioca a calcio e tifano Flamengo, sarebbe un sogno fare un anno in Brasile. Da piccolino a 16 anni a Parma con le convocazioni con la Nazionale ho capito che se avessi creduto nelle mie potenzialità sarei arrivato a buoni livelli. Sto studiando all’Università Management Sportivo, invece di dormire al mattino, mi metto sui libri. La felicità? Non avere rimpianti nella vita e fare quello che ti piace”.