Fonte: Andrea Miola per IL GAZZETTINO


Ha rotto il ghiaccio alla seconda di campionato all’Euganeo con una rete di testa al Pro Piacenza, si è ripetuto due settimane dopo, segnando di tacco contro il Feralpi Salò e ha fatto tris, a distanza di quasi sette mesi dal precedente exploit, lunedì a Bergamo con una conclusione al volo dal dischetto di grande fattura, innestando la rimonta biancoscudata dopo l’iniziale vantaggio dell’Albinoleffe. Per un difensore un bottino niente male, anche perché ottenuto esibendo tutto il proprio repertorio. «Grazie a Dio – esordisce il centrale brasiliano – sono riuscito a segnare tre reti, tutte carine. Lunedì sono stato proprio io a chiamare la palla indietro, rivolgendomi in portoghese a Neto. L’ho colpita di collo pieno e poi sono attimi, ma dall’impatto capivo che poteva andare bene». Il record stagionale di Fabiano, quando giocava nel Monza, è di cinque marcature, mentre a Lecce non era andato oltre quota tre. «In quest’ultimo periodo il gol un po’ mi mancava perché era passato del tempo, spesso ci ero andato vicino, ma non riuscivo più a buttarla dentro».

A completare il quadro in una serata maiuscola sul fronte offensivo la sponda di testa ad Altinier per il gol della sicurezza. E non è la prima volta, anche su questo fronte: «L’avevo già fatto con Neto nella partita con il Pavia, così ci siamo scambiati il favore». I tre punti con l’Albinoleffe, intanto, permettono al Padova di sperare ancora nei play off. «Io non ho mai smesso di crederci e sono per carattere sempre fiducioso, anche quando le cose vanno male. Nel girone di ritorno abbiamo conquistato tanti punti per cui è giusto trovarci in quella posizione e lottare». Ha più fiducia in tre vittorie del Padova o nei passi falsi di Alessandria o Pordenone? «Penso a entrambe le cose, anche perché una da sola non basterebbe. Sappiamo tutti che è difficile, ma è giusto giocarsela e alla fine faremo i conti. In questo momento della stagione quello che conta maggiormente è la testa e dunque non bisogna mollare mai».

Nelle ultime cinque gare la squadra, pur con la terza difesa meno battuta del girone, ha sempre subìto reti, dando l’impressione di essere un po’ meno attenta del solito. «Non capisco il motivo, forse un calo di tensione o un momento così, ma è vero che si è preso qualche gol di troppo e per questo l’allenatore non è contento. In settimana ci lavoreremo». Prossimo atto, domenica alle 18, la sfida interna con la Giana Erminio. «Se sei sempre costretto a vincere, non è facile, ma siamo un bel gruppo e Pillon ci tiene belli svegli. Troveremo contro giocatori esperti e di categoria superiore come Bruno e Gasbarroni. Guai a distrarsi perché loro hanno la giocata e possono colpire in qualunque momento». Il contratto di Fabiano scadrà a giugno. «Ho sempre espresso il desiderio di restare e spero di tutto cuore in una conferma; sono affezionato alla piazza e alla società e la mia famiglia qui si trova bene».