Fonte: Pierpaolo Spettoli per IL GAZZETTINO
Ha ripreso il suo posto con l’Albinoleffe dopo tre partite in panchina per scelta tecnica. Il brasiliano Fabiano è tornato a fare coppia con il connazionale Diniz al centro della difesa, che non ha concesso praticamente nulla ai lombardi. «Fa sempre piacere giocare, è quello che amo fare e sono stato contentissimo di rientrare in campo. Rimanere fuori non è piacevole, ma le scelte tecniche vanno sempre accettate». Era circolata la voce che avrebbe fatto le valigie a gennaio se non fosse stato impiegato. «L’ho sentita anch’io, vorrei proprio sapere chi l’ha messa in giro. È stata tutta un’invenzione, io e la famiglia stiamo benissimo a Padova e siamo contentissimi. E poi non sono proprio il tipo che se rimane fuori, vuole andare via». Tornando alla squadra, avete riabbracciato la vittoria che ha dato anche una boccata d’ossigeno alla classifica. «È arrivata al momento giusto, dopo tutto quello che è successo. Ci mancava per riprendere anche un po’ di fiducia. Di sicuro il cambio di allenatore ci ha dato una scossa, toccava a noi dare dimostrazione sul campo e la squadra si è comportata al meglio disputando una bella partita e conquistando una grande vittoria».
Quando c’è un esonero, si dice che i giocatori non hanno più alibi e che a quel punto sono messi di fronte alle loro responsabilità. «È vero, anche se prima l’allenatore non era un alibi. È stato un periodo inspiegabile, l’impegno da parte nostra non è mai mancato, ma le vittorie non sono arrivate, e alla fine ha pagato Parlato. Quando non vinci, di sicuro la squadra un po’ ne risente, ma lo spogliatoio è sempre stato positivo e non si è abbattuto più di tanto. Adesso con questa vittoria è tornato l’entusiasmo, dobbiamo dare continuità e c’è voglia di fare bene ancora più di prima». Continuità, diceva. Magari già dalla prossima trasferta con la Giana Erminio. «Sicuramente. È uno scontro diretto dato che i lombardi hanno i nostri stessi punti in classifica. Con loro gioca Bruno che è un’attaccante che può fare gol in qualsiasi momento e dobbiamo metterci ancora più attenzione: non solo comunque a lui, ma a tutta la loro squadra».
Anche perché fa un po’ specie vedere il Padova con cinque lunghezze di vantaggio sui play out, dovrebbe stazionare in altre posizioni. «Vero, ma abbiamo visto quello che è successo e dobbiamo voltare pagina cercando di recuperare i punti persi. Sono sempre un’ottimista, abbiamo una squadra di grande valore che può lottare per le posizioni di vertice. Se dicessi il contrario, sarei bugiardo». Ormai è già qualche giorno che state lavorando con Pillon. «Non lo conoscevo personalmente, è senz’altro un tecnico di categoria superiore. E con questo ho già detto tutto». Ha preso quasi per mano la squadra in questi giorni per trasmettervi il suo credo calcistico. «Sì, passa tutto il tempo a spiegarci le varie situazioni e riesce a farsi capire al meglio. Già con l’Albinoleffe lo abbiamo dimostrato sul campo, pur essendo arrivato da pochissimi giorni». Il tecnico vi ha subito impostati con il 4-4-2 e sta proseguendo in questa direzione. Cosa cambia per voi difensori rispetto al passato? «Anche prima giocavamo con la linea difensiva a quattro, ma adesso abbiamo maggiore protezione dai centrocampisti centrali e dagli esterni. Mi piace questo modulo, è la strada giusta da seguire».