Estratto Fonte: Stefano Volpe per IL MATTINO DI PADOVA


Se Bisoli è sempre stato definito un “martello”, non poteva che portarsi dietro… Chiodi! Battutaccia a parte, dopo la conferenza-stampa di presentazione nella quale il tecnico emiliano ha puntato soprattutto sui concetti di lavoro, sudore e meritocrazia, il paragone viene spontaneo se associato a colui che, dal punto di vista della condizione fisica, dovrà far rispettare i dettami di Bisoli. Il prossimo preparatore atletico del Padova sarà Danilo Chiodi, un altro specialista in promozioni, visto che nel curriculum può vantare la scalata dalla C/2 alla Serie B con il Rimini oltre all’ultima promozione in Serie A con il Cesena, dove ha lavorato proprio con Bisoli. (…)

Chiodi: «Lavorare con lui è molto stimolante. È un allenatore esigente, che chiede il massimo ad ogni allenamento a tutti, non solo ai giocatori ma anche ai collaboratori. In ogni seduta è necessario essere al top della concentrazione e della motivazione, per stare al passo con le sue richieste».

Che ricordi ha della vostra prima esperienza a Cesena? «La prima stagione raggiungemmo una salvezza miracolosa, subentrando quando la squadra era all’ultimo posto. Ma ancora più miracolosa fu la cavalcata dell’anno successivo. Riuscimmo a conquistare una promozione inaspettata, visto che non eravamo i più forti ma ci dimostrammo i più tenaci».

Un modello che vuole esportare anche a Padova, al punto che Bisoli ha dichiarato di voler spingere a tutta già dal primo giorno di ritiro. Cosa intende? «Innanzitutto in questi giorni contatterò i giocatori per mandar loro un programma da svolgere nelle prossime settimane. L’obiettivo è farli arrivare con una condizione già accettabile all’inizio del ritiro. Bisoli non ha intenzione di aspettare molto, i suoi allenamenti partiranno subito in maniera intensa e decisa. Per questo vuole che il gruppo si abitui fin da subito ad una nuova mentalità. Eventuali lamentele dei giocatori per i carichi pesanti? Fanno parte del gioco, quando poi vedranno i benefici capiranno l’importanza. Il mister, grazie anche a questo lavoro, ha lanciato molti calciatori ad alti livelli».

Partirete per il ritiro domenica 16 luglio e dopo due setti- mane ci sarà già il primo appuntamento ufficiale in Coppa Italia. Come può influire questo impegno nella preparazione estiva? «È una sfida che arriva molto presto, ma noi dovremmo fare innanzitutto una valutazione sul campionato e su come sarà strutturato. Serve capire a breve se ci saranno ancora i playoff lunghi o meno. Quando lo sapremo con precisione stileremo il piano di lavoro completo, tenendo conto dell’esordio in Coppa Italia ma concentrandoci soprattutto sul campionato».

Oltre all’aspetto tecnico, quale sarà il suo compito nello spogliatoio? «Quando il mister tira fuori il massimo, il mio compito sarà di riuscire a mediare e a far scaricare i giocatori se necessario. Partendo dal fatto che sono anch’io un po’ pignolo ed esigente con la rosa, il mio obiettivo sarà quello di capire quale è il limite di tutti i biancoscudati».