Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO


Tasto rewind in azione, si torna al 21 novembre. E al minuto numero 44 del primo tempo di Padova-Cuneo, quando forse viene scritto il destino di Carmine Parlato, sin lì in bilico. La spallata definitiva, involontaria, gliela dà Alessandro Favalli, in una delle rarissime prestazioni negative di una stagione altrimenti quasi immacolata. Sciocco intervento sulla linea del fallo laterale, cartellino giallo ed espulsione per doppia ammonizione. Sulla punizione seguente il Cuneo segna, va in vantaggio e mette la partita sui binari che voleva. Alla fine sarà 3-1 e la settimana successiva, dopo lo 0-0 di Busto Arsizio contro la Pro Partia, ecco l’esonero di Parlato e il passaggio di testimone in panchina con Giuseppe Pillon. Un girone dopo, Favalli torna sul luogo del «misfatto» e allarga le braccia: «Mi dispiace per quella sciocchezza – ammette –. Ho avuto un attimo di follia e l’abbiamo pagato tutti. Non dovevo commettere quel fallo, se non fosse accaduto quell’episodio probabilmente non avremmo perso. So anche di avere involontariamente dato la spallata a Parlato, me ne dispiace molto perché il mister è persona seria. Bisogna anche dire, però, che Pillon ha fatto benissimo, con lui abbiamo ottenuto tanti punti e siamo ancora qui a sperare nei playoff».

Nella settimana dell’emergenza totale in difesa (anche ieri è stato provato Bucolo come esterno basso destro, visto che né Dionisi né Anastasio si sono allenati in gruppo), almeno a sinistra Favalli offre ampie garanzie: «Pillon cura moltissimo la fase difensiva – evidenzia l’ex Cremonese – e per quanto mi riguarda mi ha insegnato tantissimo, perché prima di quest’anno era il mio tallone d’Achille. Penso di aver fatto miglioramenti importanti, sono contento del mio campionato e sono convinto che abbiamo ancora qualche possibilità di centrare i playoff. Anche perché all’ultima giornata affronteremo l’Alessandria in casa; potrebbe essere un’occasione formidabile. Non so dire in percentuale quante chance abbiamo, ma ce la giocheremo fino in fondo, a cominciare da domani a Cuneo». Favalli indica dove il Padova ha perso punti preziosi: «Più che col Cittadella o a Pordenone, dove una sconfitta può starci, secondo me li abbiamo persi a Piacenza. Lì abbiamo fallito l’approccio alla partita, siamo andati sotto e abbiamo pareggiato soltanto in extremis. Quei due punti, più di tutti, ci mancano. E se fossimo a 46 a pari merito con la Feralpisalò e non a 44, sarebbe tutto un altro discorso per i playoff… Ma ci proveremo lo stesso, statene pur certi».