Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO


Mille euro di multa al Padova «perché propri sostenitori in campo avverso al termine della gara intonavano un coro offensivo verso un assistente arbitrale». E non è tutto, perché arriva pure una squalifica per una giornata a carico di Luca Baldassin per cumulo di ammonizioni. Non fossero bastate le polemiche post-Cuneo ieri ecco altra carne al fuoco, tanto che fare una telefonata al capitano del Padova, dopo che la società ha fatto sentire la propria voce (e lo farà nuovamente), è quasi un passaggio obbligato. «Personalmente — evidenzia Marco Cunico — non ho mai amato le polemiche sugli arbitraggi, chi mi conosce lo sa bene. Sono convinto che non ci sia alcun complotto o disegno contro il Padova, altrimenti sarebbe inutile giocare. Anzi: credo piuttosto che, visto il nome del Padova e di questo glorioso club, dovrebbe essere il contrario. A Cuneo, parlando della stretta attualità, qualcosa ci è stato tolto. Il rigore su Sparacello si poteva dare e, quanto al fuorigioco che mi è stato fischiato, credo non ci fosse. Non so dire se avrei segnato o meno, posso ribadire che, essendo arrivato il fischio al momento dello stop, di sicuro sarei andato con altro piglio a calciare. Ne abbiamo parlato fra di noi in pullman ma è doveroso tirare dritto e pensare alla prossima partita».

La prestazione di domenica di Cunico è stata eccellente. Uno spezzone di qualità, tanto che pure Bepi Pillon si è complimentato con lui nell’immdiato dopogara. Cunico prova a paragonare la propria situazione a quella di altri grandi campioni come Totti, Toni e Di Natale, che faticano ad appendere le scarpe al chiodo: «Da estimatore di Di Natale e di Totti, fa male vederli fare certe figure. Purtroppo arriva il momento in cui ti rendi conto che il tuo avversario è sempre mezzo passo avanti a te. Sta a te capire quando smettere. Nel caso di Totti si sta alimentando questa situazione che non fa bene a nessuno, tantomeno a lui. La società fra l’altro gli ha offerto un futuro dirigenziale, meglio di così…. Per quanto mi riguarda, spero di capire quando sarà il momento di smettere, al momento mi sento bene e una mezz’ora di qualità penso di poterla fare. Sarò il primo a farmi da parte quando capirò che è giunto il momento». Sui playoff, un ultimo pensiero: «Le possibilità sono molto scarse — chiude Cunico — ma non mi arrendo. I sette punti dall’Alessandria sono in realtà quattro, abbiamo lo scontro diretto in casa. Ci proveremo, anche se non abbiamo mai fatto un filotto sinora e questo qualcosa vorrà dire…».