Fonte: Dimitri Canello per CORRIERE DEL VENETO
PADOVA – Ai piani alti della Lega Pro la telefonata è arrivata. Paradossalmente prima di quanto accaduto a Cuneo e l’idea è quella di farsi sentire nuovamente. Il Padova, con toni estremamente garbati, come noto ha chiesto conto ai vertici della terza serie italiana dei fatti delle ultime settimane, con diversi episodi arbitrali che, secondo il club biancoscudato, hanno danneggiato Pillon e la squadra: «Nessuno di noi – spiega il vicepresidente Edoardo Bonetto – è solito lamentarsi per gli arbitraggi o fare scenate, tanto che da parte nostra chiunque può verificare che non è mai stato prodotto un comportamento di questo tipo da quando siamo alla guida del Padova. Domenica a Cuneo bisogna innanzitutto dire che non c’è stata, da parte della squadra, una prestazione brillante come ci si poteva aspettare. Però effettivamente, mettiamola così, siamo stati sfortunati con l’arbitraggio, domenica come in occasioni precedenti. Siccome non è la prima volta che accade, era giusto a nostro avviso metterlo in evidenza e farlo notare a chi di dovere. Ci fermiamo qui, perché tutti noi e io in prima persona pensiamo che gli arbitri facciano parte del gioco, non crediamo assolutamente a un complotto contro di noi. Solo è comprensibile e chiunque abbia giocato a calcio lo sa, che ci possa essere rabbia dopo certi episodi». Roberto Bonetto rientrerà oggi dall’Indonesia dopo un viaggio di lavoro e ha ripetutamente smentito l’imminente uscita di scena della famiglia dal Calcio Padova al termine dell’attuale stagione: «Purtroppo c’è qualcuno che ama chiacchierare e che mette in giro voci che non stanno né in cielo né in terra – spiega Edoardo Bonetto – e, a scanso di equivoci, preciso che non mi riferisco a giornalisti e ad organi di informazione. Lo scenario raccontato, in ogni caso, è assolutamente fuori luogo, non avendo noi neppure affrontato il discorso relativo alla prossima stagione in Consiglio di Amministrazione e neppure in Assemblea dei Soci. Deve ancora essere deciso tutto, per cui com’è possibile che noi vogliamo uscire se nemmeno sono stati decisi i programmi per il prossimo campionato? Dispiace, perché chi ha messo in giro questa sciocchezza ha danneggiato la società, la squadra e i tifosi». Capitolo playoff. Le parole di Bonetto sanno quasi di resa: «Fino a quando la matematica ci regala qualche chance – chiude il vicepresidente – è doveroso fare il massimo per cercare di conquistarli. Ma è anche vero ed è giusto riconoscerlo che qualcosa sinora ci è mancato e che le partite ancora in calendario cominciano ad essere poche. Quindi le possibilità sono molto poche».