Estratto Fonte: Stefano Volpe per Mattino di Padova


Ha tifato, gioito, sofferto e coronato il sogno di ogni bambino che si ritrova a indossare la maglia della squadra del cuore. Pietro Ceccaroni da Sarzana, a due passi dalla Cinque Terre, è uno spezzino doc. Di quelli che gremivano gli spalti dello stadio Picco in un periodo particolarmente emozionante per la società ligure. La storica promozione degli “aquilotti” in B del 2006 (festeggiata proprio a Padova), Ceccaroni l’ha vissuta da bambino felice e appassionato, quella del 2012, con tanto di “triplete” firmato Michele Serena, l’ha gustata quasi in prima persona, da ragazzo degli Allievi aggregato un paio di volte alla prima squadra. Sabato prossimo, per la prima volta, il difensore biancoscudato si troverà di fronte da avversario la squadra della sua città e la sensazione non può che essere molto particolare: «Sarà emozionante, dal mio punto di vista non è una partita come le altre», confessa Ceccaroni, «sono contento di rivedere i miei vecchi compagni e poterli affrontare. Gli auguro ogni bene, ma sabato dobbiamo assolutamente batterli. Ne abbiamo bisogno e ci meriteremmo finalmente una vittoria». […] Salto di qualità al quale è atteso anche il Padova, che dopo aver raccolto solo applausi a Crotone, ha bisogno estremo di far punti. «In Calabria siamo stati protagonisti di una delle prestazioni migliori del campionato, ma non è bastato. Sono fiducioso, ma serve fare ancora meglio e magari non accontentarci una volta che passiamo in vantaggio o recuperiamo un risultato come successo a Crotone». Anche dal punto di vista personale Ceccaroni si augura un pronto riscatto, visto che al momento non gliene va dritta una. Prima l’autorete di Lens, quindi il rinvio carambolato sui piedi di un avversario che ha dato il là al gol decisivo del Crotone: «Devo dire che per me non è proprio un periodo felice, ma non cerco alibi. La fortuna bisogna anche andarsela a cercare. Conto di riscattarmi e magari di riuscire a sfruttare un rimpallo per segnare nella porta giusta».