Fonte: Stefano Volpe per Mattino di Padova

Chissà quante volte ha sognato di correre su quel prato, segnare sotto la curva, sentire il calore della propria città. Un sogno che potrà tornare a rivivere domenica prossima, seppur con una maglia diversa, in una situazione diversa, all’inizio di una carriera che ha preso una strada diversa. Ma una strada che appare in netta ascesa. Bologna-Padova sarà anche la partita di Alessandro Capello, il bomber biancoscudato che giocherà per la prima volta contro la squadra della sua città: «Sarà emozionante», rivela l’attaccante. «Al Dall’Ara ho esordito a 17 anni in Coppa Italia con Pioli, coronando la trafila del settore giovanile e centrando l’obiettivo di giocare con la squadra del mio cuore». Da lì un lungo peregrinare, che l’ha portato alla Primavera dell’Inter, a Cagliari e poi in Serie C. Fino all’opportunità biancoscudata: «Tornare a Bologna, con la mia famiglia sugli spalti, è motivo di grande orgoglio. Ricordo quando facevo il tifo per i rossoblù dalla tribuna o gli anni in cui avevo la fortuna di fare il raccattapalle proprio sotto la Curva Bulgarelli». E da quella posizione privilegiata poteva studiare le mosse di qualche attaccante di Serie A: «Al tempo ammiravo Di Vaio, un giocatore che ha fatto benissimo a Bologna diventando un simbolo, prima dell’arrivo di Gilardino e Diamanti con i quali mi sono anche allenato». E adesso non gli resta che far vedere quanto sia cresciuto quel 17enne: «Voglio far bella figura assieme a tutti i miei compagni. Dobbiamo dare continuità alla vittoria con il Monza, non è impossibile passare anche questo turno. Ci giocheremo le nostre carte». […]


Estratto Fonte: Pierpaolo Spettoli per Il Gazzettino


Bologna è la sua città, nella quale è nato e vive. Tanto più che è sbocciato come giocatore proprio nel vivaio rossoblù, colori per i quali ha fatto sempre il tifo. Ecco perché domenica al Dall’Ara sarà una sfida all’insegna dell’amarcord per Alessandro Capello. «É la prima volta che gioco da avversario al Dall’Ara, stadio nel quale ho debuttato in prima squadra in Coppa Italia: partita con il Livorno, e a un quarto d’ora dalla fine Pioli mi ha fatto entrare. É stata una bellissima esperienza esordire nello stadio della mia città e con la squadra nella quale ho fatto tutto il settore giovanile fino all’ultimo anno di Primavera. Un pezzo del mio cuore è per il Bologna, poi domenica tutta la mia famiglia mi verrà a vedere, a parte la mia ragazza che è a Cagliari. Sarà una bellissima emozione e un grande motivo d’orgoglio tornare a giocare nello stadio dove andavo sempre in tribuna a guardare tutte le partite quando militavo nel settore giovanile». Aggiunge. «Quando ero ragazzino ho fatto anche molte volte il raccattapalle, spesso stavo dietro alla porta della curva Bulgarelli ed era bellissimo. All’epoca in attacco giocava Di Vaio, mi piaceva molto: oggi è un simbolo per il Bologna ed è una figura importante in seno alla società. Nel periodo in cui invece mi allenavo con la prima squadra c’erano Gilardino e Diamanti». Immaginiamo che domenica lei e i suoi compagni ce la metterete tutta per passare il turno, che vi permetterebbe di andare ad affrontare la Juventus. «Sarebbe bellissimo. Non è impossibile andare avanti nella competizione, vogliamo dare continuità a ciò che di buono abbiamo fatto con il Monza. Siamo consapevoli di poter fare bene, e di giocarci tranquillamente le nostre carte». […]