Calcio Padova Tv alla scoperta di MARCO GUIDONE:

Il mio primo ricordo legato al mondo del calcio? “Mio papà che mi portava al campo quando ero piccolino, lì ho iniziato i primi passi nel mondo del calcio”.

Prima partita vista allo stadio? “Inter-Atalanta con gol di Lothar Matthäus, stiamo parlando di tanti anni fa, fece gol con una bordata su punizione”.

A chi ti sei ispirato come calciatore? “Non mi sono mai ispirato a qualcuno, ho sempre avuto dei modelli che guardavo. Ispirarsi non è mai una cosa reale, sei tutt’altro. All’inizio è stato Ronaldo, ma non mi sono mai minimamente paragonato a lui. Negli ultimi anni Toni, più o meno ha le mie caratteristiche, mentre ultimamente Icardi per quello che fa davanti alla porta”.

Avversario più forte che hai incontrato ed il compagno di squadra più forte con cui hai giocato? “Verratti quando era a Pescara, si vedeva avrebbe fatto la carriera che sta facendo. Ce ne sono stati tanti altri così come compagni di squadra veramente forti. Uno l’ho rivisto di recente a Trieste, è Allegretti: Giocatore fortissimo quando calciava le punizioni era impressionante, metteva la palla dove voleva lui. Ma ce ne sarebbero veramente tanti”.

Un rimpianto della tua carriera? “Rimpianto quello di essere andato via dalla B, per scelte mie personali sono sceso di categoria, ma risalire è sempre difficile. Ormai è andata così”.

Cosa sapevi di Padova prima di arrivare e cosa hai scoperto solo una volta arrivato? “Conoscevo Padova come piazza per blasone, ho avuto tanti ex compagni che ci hanno giocato. Giocare qui vuol dire tanto, la gente è molto legata al Padova, è una piazza esigente. Una volta arrivato qui posso dire che posso confermare le parole dei miei ex compagni. E’ un’esperienza bellissima, si sta bene e ci vorrei rimanere a lungo”.

Dove ti vedi tra 10 anni? “Non te lo so dire, ho un po’ le idee confuse sul mio futuro. Ho un negozio di abbigliamento a casa, ma non mi vedo come star chiuso dentro un negozio o andare in giro a vendere vestiti, piuttosto che andare in giro per i campi di calci. Non lo so ancora, per ora penso a giocare, ho ancora spero 4-5 anni di carriera”.

Che cos’è la felicità? “Stare bene con se stessi, ho avuto esperienze molto negative nella vita, ho capito che quando stai bene con te stesso, quando hai la tua famiglia, chi ti ama, i tuoi figli di fianco, penso sia la cosa più bella che ci possa essere. Non credo ci sia gioia maggiore che condividere le tue gioie con le persone che ami”.