Intervento di Roberto Bonetto a margine della conferenza stampa di presentazione di Oscar Brevi: “Vorrei che dalla società uscisse un messaggio chiaro: questa società ha una visione comune, è solida e vuole andare avanti per costruire un futuro roseo. Le baruffe chioggiotte ci sono state come in tutte le famiglie ed è tutto rientrato nella normalità delle cose. Per il bene del Calcio Padova siamo una società coesa ed unita, la visione è la stessa, quindi tutte le decisioni prese finora sono state condivise. La nostra volontà è di rendere più forte e solida la società a livello economico. Abbiamo parlato di “padovanità”, perché poi magari arrivano gli americani, i cinesi, i malesi e via dicendo ed abbiamo visto magari com’è andata a finire… Qua abbiamo due padovani della provincia, però siamo piccoli imprenditori seri che il biancoscudo ce l’hanno nel cuore. Non siamo qua per fare business, non siamo qua per fare appartamenti o per fare centri commerciali, ma per portare il Padova in una dimensione di autosufficenza, per far si che nel momento in cui un Bonetto o Bergamin dovessero uscire ci sia una base solida. Solo in questa maniera ci può essere un futuro. Non siamo dei mecenati, le nostre possibilità economiche sono quelle che sono, cercheremo di guardarci intorno e di aumentare se possibile la base societaria. I cancelli sono aperti, chi vuole darci una mano ben venga. Il budget è importante per la categoria, poi uno la pensi come vuole… E’ un budget che ci permetterà di seguire i nostri obiettivi: alta classifica, siamo arrivati quinti e quindi vogliamo arrivare dal quarto posto in su. Non stiamo “sbaraccando” come qualcuno ha scritto, anche perché abbiamo confermato i giocatori più forti: De Risio è confermato, Neto Pereira è confermato, Diniz ed Altinier non serve confermarli perché sono già contrattualizzati… Abbiamo avuto uno degli attacchi più forti del campionato, la seconda difesa migliore del campionato. Poi andremo ovviamente anche sul mercato! Ora però provate a darci un po’ di fiducia, aspettare un paio di mesi prima di giudicarci. I successi nascono da un gruppo coeso: serve che la tifoseria, la stampa, la squadra e la società devono remare nella stessa direzione, perché se vogliamo riportare Padova nelle categorie che più gli compietono riuniamoci e torniamo a remare dalla stessa parte. Poi magari sbaglieremo, riconosceremo i nostri errori e faremo mea culpa, ma se capiterà lo avremo fatto comunque in buona fede”.