Fonte: RMC SPORT tramite TMW


L’allenatore del Padova Pierpaolo Bisoli è intervenuto in esclusiva nel ‘Live Show‘ di RMC Sport: “Ringrazio la società che mi ha richiamato. Sono felice di tornare ad allenare, voglio fare l’impresa di salvare il Padova”.

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Su Nainggolan:
“È un ragazzo molto particolare. Quando sono arrivato a Cagliari era fuori rosa, aveva avuto qualche probelma con Allegri, ma ho visto le sue qualità e sapevo sarebbe diventato uno dei migliori. Alcune volte va sopra le righe ma sono convinto che adesso ha capito. L’ho visto allenarsi anche di sera e credo sia consapevole di aver messo in difficoltà Spalletti, che gli vuole molto bene. Tornerà a essere un giocatore straordinario. Adesso tutti pensano che sia stato un acquisto sbagliato, ma aspetterei a etichettarlo come tale”.

A Cagliari hai avuto anche Astori, che oggi avrebbe fatto 32 anni…
“Ci sentivamo ogni tanto, è un ragazzo d’oro. Ha avuto sempre una parola nei miei riguardi. Ancora adesso mi viene da pensare a come sia potuto succedere tutto ciò, si preoccupava anche se mangiava una caramellina in più. Era un professionista, è l’immagine di un calcio pulito. Mi piacerebbe che fosse ricordato oltre che per il calciatore importante che era, ma soprattutto per l’uomo”.

Stanno crescendo tanti giovani centrocampisti in Italia…
“Tonali è un 2000 e l’età nel calcio conta molto. L’ho visto tante volte, ha la personalità di un veterano e ha dei margini importanti. Potrà diventare un pilastro del calcio italiano. Il paragone con Pirlo? Adesso può pesare su di lui questo paragone, Pirlo con un controllo ti saltava. Tonali ha forse più forza e può fare anche la mezz’ala. In questo momento il più importante è Barella, che ha facilità di accelerazione, intensità nel recuperare palla e fisicità. Zaniolo? Mi sembra più un trequarti o una seconda punta”.

La Nazionale sta ripartendo?
“Secondo me sì. Mancini è un allenatore importante e ha anche qualità morali. Convoca chi se lo merita. Stiamo ripartendo perchè c’è un progetto. Bisognerebbe dare un’occhiata maggiore ai nostri, ancora puntiamo poco sui giovani italiani. Cerchiamo di agevolare il mercato italiano”.

La lotta salvezza?
“Spal-Bologna alla ripresa determinerà tanto. Se dovesse vincere la Spal, per lottare per la salvezza ne rimarrebbero quattro: Chievo, Frosinone, Empoli e Bologna. La società rossoblù, partita con altre ambizioni, ha sottovalutato la situazione. Poi è difficile risalire, sopratutto quando non sei abituato”.