Conferenza stampa dell’ad Alessandra Bianchi, sulla piattaforma Zoom alla presenza dei giornalisti:

“Ieri c’è stata l’assemblea di Lega, ora aspettiamo le decisioni del Consiglio Federale. Ci son stati 23 voti per assegnare la quarta promozione per il merito sportivo, ma 16 voti a favore alla disputa dei playoff con i controlli sanitari, e 17 astenuti, quindi non c’è la maggioranza. Anche Ghirelli ha detto che bisognerà riflettere. Noi abbiamo portato avanti le nostre posizioni e aspettiamo il prossimo step. Speranze che venga riviste le decisioni? Il consiglio federale deciderà in maniera autonoma, tante squadre hanno dimostrato il proprio dissenso, noi compresi. Noi sosteniamo che la vittoria sul campo è il vero concetto di “merito sportivo”, onestamente è difficile parlare di probabilità, anche perché le decisioni vengono prese per tutte le leghe, la Serie C non ha espresso una posizione univoca. Sugli altri punti la maggioranza è stata raggiunta, su questo punto invece no. Le 16 squadre in dissenso? Le altre squadre si sono già espresse, Reggiana, Bari, Carrarese… noi non contestiamo la proposta di ieri, valuteremo il Consiglio Federale e valuteremo passi opportuni. Ieri non era la sede delle decisioni definitive. Noi credo che faremo ricorso, non ci riteniamo tutelati da questo criterio per la scelta della 4°, chi può garantire il protocollo è giusto che disputi i playoff.

Una stima? Credo ci si aggiri intorno ai 150.000 euro a team per adeguarsi ai protocolli. Chiaramente non si deve pregiudicare la salute, ma bisogna tenere in considerazione anche qualcosa a più ampio respiro. E la prossima stagione? La Lega Pro come può ripartire l’anno prossimo se già adesso molte squadre non riescono a tutelarsi, rischi di stop-and-go o proprio non poter ripartire. Ci sono costi per gestire fase di allenamento al chiuso, poi ci sono i tamponi ed esami fatti. E’ ovviamente una media, tenendo conto anche di sanificazione ambienti e strutture, albergo eccetera, un ambiente sostanzialmente che preservi il cosiddetto “gruppo chiuso”.”

“Tante società di dimensioni inferiori hanno dichiarato di non essere in grado, ammettendo candidamente di non potercela fare. Se non sono in grado adesso, non vedo come possono essere in grado tra due-tre mesi. Meglio mettere sul tavolo il problema adesso che aspettare e vedere come va. Anche per esempio i criteri di ammissioni ai campionati, soprattutto in riferimento alle norme sanitarie”.

Con la squadra? “Stiamo valutando di capire se il quadro si chiarisce, ci piacerebbe fare una cosa ad ampio respiro, possiamo fare allenamenti individuali all’Appiani. I giocatori sono sempre qui, le necessità possono essere considerate. Vediamo nei prossimi giorni come evolvono le cose  e poi ci programmiamo. Il consiglio federale? Non è stato ancora deciso quando sarà”.

Proposta assurda proseguire i playoff con le sole squadre che possano garantire i protocolli? “No è stata la proposta votata, disputa playoff tra i soli club che possono rispettare il protocollo sanitario, che ha portato i 16 voti positivi. In questa stagione è lecito dire che non tutti i club sono nelle condizioni di protocollo, essendo il Covid un evento imprevedibile, ma non vedo perché chi riesce non possa tornare in campo, al netto che si riprenda a giocare logicamente. Non è un’auto-candidatura ovviamente, si ragiona sulla classifica che abbiamo. Almeno per questa stagione si può e si deve parlare di “Forza maggiore”.

La promozione del Lens? “Il Lens è stato promosso come 2° in classifica, in Francia c’è stato un provvedimento dei governo allo stop ai campionati, al momento in Italia questa posizione non c’è”

I Playoff possono essere considerati una fonte di guadagno per la Lega Pro? “Ieri non se n’è parlato, secondo noi sono un’opportunità, un test importante per i protocolli, la prossima stagione altrimenti parte completamente al buio, tutela della salute e gestione eventuali positivi. Ci potrebbero certamente esserci degli argomenti economici, ma la vera opportunità è di testare i protocolli anche in vista della prossima stagione in prospettiva. La questione sarà chiusa quando il Consiglio Federale deciderà e li valuteremo le nostre conclusioni. Noi restiamo convinti che l’unico merito sportivo è sul campo e non sui quozienti. Ovvio che se il Governo chiude tutto cambia lo scenario”.

L’idea di una Serie B a 40? “Sono cose che leggo sui giornali. Ovvio che questo è un momento per pensare ad una riforma, in Serie C abbiamo il minor numero di risorse economiche e con il maggior numero di società, non c’è equilibrio economico. Prima di Natale la Lega Pro si è fermata per chiedere aiuti fiscali, la sosta poi ha sottolineato queste problematiche. Questo è il momento di riformare per ridurre i club professionistici, e di agevolare il sistema fiscale e in maniera previdenziale per il sistema dilettantistico. Serve una gestione del costo del lavoro più agile per condurre gestioni in equilibrio senza l’innesto continuo di capitali”

Mister Mandorlini? “Come tutti discorsi di prospettiva li faremo al momento opportuno, ora siamo concentrati su come finisca questa stagione, anche in termini di sistema, se non sappiamo come si conclude, non sappiamo come programmare la prossima. E’ incoerente dire che non siamo in grado a scendere in campo ora rispetto che tra tre mesi”

Posizione dei club? “Ogni società agisce secondo i proprio interessi ed esigenze, questo è comprensibile. Diverse società, tipo Bari, Reggiana, SudTirol, Triestina, eccetera, sono a favore di disputare i playoff. La voce è importante, c’è e verrà portata avanti.