Giorgio Bocca (Cuneo, 1920-2011) scrittore e giornalista, ha giocato per il Cuneo
L’Associazione Calcio Cuneo, è stata fondata nel 1905, antenata dell’Unione Sportiva Alta Italia, ma la storia sportiva del club parte dal 1922, anno cui risale l’ingresso nella FIGC partendo dal campionato di base della Quarta Divisione. Nella stagione di Serie C 1941-1942 il Cuneo vinse il proprio girone di Serie C con 50 punti e 93 gol fatti e 17 subiti divertendo e dominando la concorrenza di Biellese, Pro Vercelli e Asti, per poi giocarsi la promozione in Serie B con il Palermo che avrà la meglio sui piemontesi. Nel 1945-46 in piena transizione del dopoguerra il Cuneo partecipa al campionato di 2º livello misto B e C retrocedendo. Dal 1948 al 1989 la “Granda” disputa solo campionati dilettantistici. Dopo tre stagioni in C2 nei primi anni del ’90, il Cuneo torna in Serie D, toccando anche l’Eccellenza Piemontese dal 1995 al 1997. Per tornare ai fasti dell’era del presidente Mario Sanino, il Cuneo deve aspettare l’arrivo di Franco Arese, patron dell’Asics, che riporta la società tra i professionisti l’anno del centenario. La prima stagione nel ritorno tra i professionisti i biancorossi contendono a suon di record il primato al Venezia, arrendendosi solo nelle ultime giornate e perdendo ai playoff solo contro il Carpendolo di Tommaso Ghirardi. Nella stagione successiva il Cuneo conquista la finale di Coppa Italia di Serie C, ma viene piegato dal Foggia in finale; diverso il discorso in campionato dove la compagine si salva all’ultima giornata. Nel 2007-08 arriva la retrocessione in Serie D ai playout contro la Valenzana. Arese cede la società a Marco Rosso che nel 2010-11 riporta i piemontesi in Lega Pro Seconda Divisione con Salvatore Incollino in panchina. L’11 giugno 2011 inoltre batte il favoritissimo Perugia e si aggiudica uno storico scudetto della Serie D. La stagione successiva sotto la guida di Ezio Rossi, arriva un terzo posto, ma la promozione in Lega Pro arriva ai playoff con le vittorie su Rimini ed Entella. Queste due promozioni vedono schierato nella linea difensiva l’ex biancoscudato Davide Sentinelli. In Prima Divisione arriva un quattordicesimo posto, ma la squadra retrocede ai playout contro la Reggiana. Nella stagione 2013-2014 arriva l’ennesima retrocessione ai playout contro il Delta Porto Tolle che spalanca ancora una volta le porte della Serie D. La stagione 2014-15 è storia: il Cuneo vince il Girone A della Serie D, sfidando il Padova nella poule scudetto e perdendo 2-0 allo Stadio Euganeo.
CURIOSITA’: È il club professionistico italiano con la sede più occidentale. Lo Stadio cittadino, inaugurato nel 1935 col nome “Monviso”, è oggi dedicato alla memoria dei fratelli Paschiero, morti in guerra.
Giorgio Bocca, noto scrittore e giornalista, cuneese ed ex calciatore del Cuneo, ricorda così il suo periodo di militanza in biancorosso: “La Cuneo in cui nacque il gioco del calcio apparteneva alla civiltà del legno. Il campo, in piazza Regina Elena già Cavalleria aveva tribune di legno (…) Non c’è mai stato al mondo credo un campo da calcio così casalingo più che cittadino, specie per chi ci abitava come i Paschiero o noi Bocca che stavamo a cento metri ed eravamo lì da mattino a sera a correre dietro un pallone. (…) Era un miracolo che non fosse di legno anche il pallone. (…) Per noi di Cuneo non c’erano contratti e stipendi. Semplicemente si passava dal calcio di cortile e di strada a quello che aveva una maglia, un nome uno stemma. E io che avevo come altro sport lo sci, giocavo fino a dicembre e poi arrivata la neve sparivo fino ad aprile o maggio quando allenatori e dirigenti mi riprendevano senza neppure protestare perché quella mia appartenenza alla squadra era qualcosa di naturale, mi spettava per nascita, non per contratto”.
Scrisse Gualtiero Franco ne “Da cent’anni nel pallone: una storia in biancorosso: “E’ una storia di festa, più che di fasti. Una storia senza grandi nomi, ma con tanti protagonisti che sono stati beniamini, nel cuore dei tifosi. La squadra, come la città non ha fatto sconquassi: ha avuto sogni, ambizioni, speranze, limiti, delusioni, promesse, non tutte mantenute. E’ rimasta, però, soprattutto, un’amica. (…) La dimensione della squadra ricalca quella della città. Non ci sono grandi distanze geografiche, in Cuneo e, parallelamente, anche i giocatori non sono distaccati dai tifosi. Nessuno divino, nessuno intoccabile, in casa biancorossa”.
Dante Piotto
Estratto Padova Magazine Anno 2 – Numero 6