A. S. Cittadella

Estratto Padova Magazine Anno 2 – Numero 11

cittadellese-olimpiaL’Associazione Sportiva Cittadella nasce nel 1973 dalla fusione di due squadre cittadine, l’Unione Sportiva Cittadellese e l’Olimpia Cittadella. La Cittadellese, con colori sociali bianco e azzurro, fu fondata nel 1920 ed al momento della fusione militava in Prima Categoria, mentre l’Olimpia, con colori bianco e verde, nel 1948 e nel 1973 militava in Promozione. La fusione fu voluta dall’allora presidente dell’Olimpia Angelo Gabrielli, per sopperire ai debiti che entrambe le compagini avevano accumulato nell’ultimo periodo e che mettevano a rischio la loro sopravvivenza. L’accordo fu siglato il 21 giugno 1973 e inizialmente la convivenza unificata fra i due ambienti non fu facile, a causa della natura dei due sodalizi; La Cittadellese infatti era la squadra dei comunisti, l’Olimpia invece di ispirazione cattolica. Non a caso era accesa la rivalità fra le due compagini e i loro rappresentanti. La prima stagione sportiva 1973-74 vedeva in rosa Giancarlo Pasinato e Giovanni Sgarbossa. Nei primi anni il Cittadella è stabile in Promozione, vincendo nel 1980 la Coppa Italia Dilettanti contro i Mobilieri Ponsacco. E’ l’inizio della prima stagione di successi che porta la conquista dell’Interregionale nel 1981 e l’inaugurazione del Tombolato la stagione successiva. Il Cittadella sfiora l’approdo fra i professionisti nel 1983-1984, allorquando giunge seconda alle spalle del Pievigina. La Serie C2 verrà raggiunta nel 1988-1989 con mister Paolo Bottacin. Agli albori della stagione 1997-1998 arriva sulla panchina granata l’allenatore veneto Ezio Glerean, che dopo l’ottima esperienza al San Donà porta il suo modello di calcio “olandese” a Cittadella. In quel campionato il “Citta” raggiunge i play-off, venendo eliminato in semifinale dal Lecco. La stagione seguente vince i playoff, grazie al pareggio (0-0) ottenuto nella finale di Ferrara contro la Triestina, e conquistando la prima promozione in Serie C1 grazie al vantaggio della classifica avulsa. Al primo anno in Serie C1 il Cittadella manca la qualificazione ai play-off all’ultima giornata. Nel campionato successivo, grazie al terzo posto in classifica, ai playoff elimina il Varese: la storica finale è contro il Brescello. L’11 giugno 2000 allo Stadio Bentegodi di Verona, il Cittadella conquista la sua prima storica e più emozionante promozione in Serie B, pareggiando il vantaggio iniziale degli emiliani di Max Vieri grazie a un gol allo scadere dei tempi regolamentari di Mazzoleni in rovesciata davanti la linea di porta. Sono giorni di festa che vedono accendere i riflettori sulle storiche mura della cittadina padovana e diventa famoso lo schema tattico molto offensivo e spettacolare, il 3-3-4 improntato da Ezio Glerean che si ispirava nel gioco all’Ajax di Cruijff e Van Gaal. Durante le due stagioni in Serie B la squadra granata muta il proprio nome in Cittadella Padova e si trasferisce allo Stadio Euganeo conquistando importanti successi contro Torino, Venezia, Treviso ed uno storico 4-4 contro la Salernitana di Zeman. Dopo una bella salvezza, il Citta retrocede la stagione successiva e rimane 5 stagioni in Serie C1, con i play off sfiorati sia nel 2005-2006 che nel 2006-2007. Nella stagione 2007-08, con Claudio Foscarini in panchina, il Cittadella arriva 3° in classifica, nei playoff ha la meglio sul Foligno e in finale beffa le Cremonese allo Zini per 1-3 tornando in Serie B a sorpresa. Dopo un iniziale spostamento allo Stadio Tenni di Treviso, il Cittadella riesce a giocare la Serie B al Tombolato ampliato (29/11/2008 Cittadella-Ancona 0-0). Il Cittadella disputa discreti campionati cadetti, sfornando giocatori come Sestu, Okaka, Meggiorini, Rubin, Cherubin, Ardemagni, Pettinari, Pesoli, Gabbiadini, Piovaccari (capocannoniere con 23 reti nel 2010-2011). A difendere la porta Andrea Pierobon che detiene il record di giocatore più vecchio nell’intera storia del calcio professionistico italiano, avendo smesso di giocare nel 2015 a due settimane dal suo quarantaseiesimo compleanno, anche se il recordman di presenze in granata è l’altoatesino Joachim De Gasperi (360). Durante la stagione 2009-2010 raggiunge uno storico 6º posto in Serie B ma viene sconfitto in semifinale di play-off dal Brescia, ottenendo comunque il più alto risultato nella sua storia. Inoltre si aggiudica la Coppa Disciplina in ben tre occasioni, trofeo molto ambito soprattutto dallo storico Presidente Angelo Gabrielli, il quale teneva molto ai comportamenti e che considerava la conquista dello stesso alla stregua di una salvezza o della conquista di un campionato. Allo storico Presidente, scomparso nel 2009, è succeduto il figlio Andrea, attuale presidente.

Nel maggio del 2015, dopo 7 stagioni consecutive in Serie B, il Cittadella scivola in Lega Pro. Il 2 agosto 2015 nel primo turno della Coppa Italia il Citta stabilisce il nuovo record di marcature nella competizione battendo con il punteggio di 15-0 il Potenza, anche se i lucani per problemi societari schieravano una formazione juniores e non viene conteggiato un Juventus-Cento 15-0 del 1926/27, visto che l’edizione venne poi annullata.

La Tragedia di Tombolato: L’amichevole Padova-Cittadella fu funestata, il 25 marzo 1957, da una tragedia: il portiere Pier Cesare Tombolato, di Cittadella, morì per peritonite biliare in seguito ad uno scontro durante la partita; allo sfortunato giocatore è stato intitolato lo stadio di Cittadella.

Derby o non Derby? Errato chiamarlo “Derby di Padova” poiché il Padova nella sua storia ha già giocato il derby cittadino contro il Petrarca in 8 occasioni che hanno visto i biancoscudati vittoriosi in 5 occasioni, 2 pareggi e 2 successi del Petrarca. Nel campionato attuale il sentito derby si è riproposto nel campionato di Serie C di Calcio a 5.

Quando l’ A. S. Cittadella conquista la ribalta nazionale, ovvero la promozione in C1 e la prima storica conquista della Serie B ad inizio secolo, i sentimenti dei tifosi biancoscudati verso il miracolo granata erano di rispetto e curiosità, vista la nutrita presenza di tifosi padovani nel territorio dell’Alta Padovana. La rivalità tra le due compagini inizia ufficialmente nelle stagioni 2000-2001 e 2001-2002 quando il Cittadella, oltre a giocare allo Stadio Euganeo, casa del Padova, cambiò il proprio nome in Cittadella Padova, arrivando persino ad ipotizzare una fusione con il club biancoscudato. Ci fu anche un attentato alla sede del Cittadella, con vetri delle finestre rotti, lancio di bottiglia con liquido infiammabile contro il portone d’ingresso e scritte sui muri della sede. In seguito a questo episodio, i rapporti si sono fatti via via più freddi: i tifosi biancoscudati agiscono di indifferenza per sottolineare la mancanza di storia degli avversari, i tifosi granata mal digeriscono la scarsa attenzione mediatica verso la loro squadra lasciando terreno fertile a sentimenti di astio derivati anche dalla confinanza del territorio con la tifoseria vicentina anch’essa disinteressata alla rivalità con i granata. Ne scaturisce una rivalità che si trasforma nel corso dell’ultimo decennio e che ha portato le nuove generazioni dell’Alta Padovana (nonostante nel territorio siano presenti ancora alcuni club di tifosi del Padova) a disaffezionarsi ai colori biancoscudati (ma anche al Vicenza) per abbracciare la nuova realtà granata nonostante la scomparsa dei gruppi Ultras Cittadella (nel 2009) e Gruppo 1220 (nel 2011) in seguito all’avvento della Tessera del Tifoso (il tifo organizzato ora è guidato dalla Vecchia Guardia 1994). Curiosa in quest’ottica la presenza futura che avrà sul territorio il Bassano Virtus, che rende ancor più complesso e variegato il panorama delle “rivalità” calcistiche presente sul territorio a confine tra le province di Padova-Vicenza-Treviso.

Dante Piotto

Tutti i Precedenti tra Padova e CittadellaPrecedenti-Padova-Cittadella

Precedenti-Padova-Cittadella2

#PadovaCittadella

Commenta su Twitter con #AlbinoLeffePadova#BassanoPadova
Seguici su @PadovaCalcio