Il Bassano viene fondato nel 1903 come Unione Sportiva Bassano, ma alle soglie della Grande Guerra la società viene sciolta, per venire rifondata nel 1920 come Associazione Calcio Bassano. Con il nome di Smalterie Bassano, nel 1933 arriva il primo campionato di Prima Divisione (terza categoria professionistica nazionale). La compagine bassanese partecipa per due campionati consecutivi, raggiungendo l’11° posizione nel 1935 e venendo retrocessa per la ristrutturazione dei campionati con il nome di Associazione Sportiva Fascista Bassano. Prima della Seconda Guerra mondiale, il Bassano partecipa ad altri due campionati di Serie C. Nel 1944, a guerra in corso, il Bassano riesce comunque ad organizzarsi per partecipare al Campionato Alta Italia, dove affronta i principali club della regione tra cui Venezia, Padova e Treviso, chiudendo al quarto posto il suo girone regionale. Con la nuova denominazione di Associazione Calcio Bassano, nel dopoguerra la squadra naviga tra la Serie D e la Prima categoria Veneta,  prima del 1967 dove assume la denominazione di Bassano Virtus, a seguito della fusione con la società A.C. Virtus del Centro Giovanile. La compagine giallorossa per i successivi 30 anni danza tra Promozione, Eccellenza e Serie D. Nel 1985/86 il Bassano Virtus arriva di nuovo alle soglie della C: vince il girone C e poi supera il Paluani Chievo nello spareggio (4-2 dopo i calci di rigori), ma è gioia effimera perché la Federazione ravvisa un illecito sportivo e revoca la promozione. Nel 2004, la società cambia di nuovo il nome in Bassano Virtus 55 Soccer Team: inizia infatti l’era Diesel, con l’ingresso nella proprietà del re del casual, Renzo Rosso (il numero 55 allude all’anno di nascita del patròn, il 1955). Nella stagione 2004/05 la società si aggiudica lo Scudetto di Serie D battendo in finale il Real Marcianise per 3-2. Alla seconda stagione in C2 (2006-07) il Bassano giunge al 5° posto in campionato e perde ai playoff contro il Lecco. Nel 2007-08 il Bassano ci riprova, arrivando 2° in campionato e venendo sconfitto in finale playoff contro il Portogruaro, ma si consola vincendo la Coppa Italia Lega Pro, battendo in finale il Benevento. La maledizione dei playoff resiste anche l’anno successivo: 4° posto in campionato e sconfitta in semifinale playoff contro il Giulianova. L’anno giusto è il 2009-2010, dove il Bassano arriva 7° in campionato, ma in seguito a numerosi fallimenti occorsi a club di categorie superiori viene ripescato in Lega Pro Prima Divisione, tornando in terza serie dopo 70 anni. Dopo due stagioni in Prima Divisione, i giallorossi retrocedono dopo una rocambolesco 3-3 contro il Trapani che a sua volta manca la promozione in Serie B. Nel campionato 2012-2013 il Bassano arriva 4º in campionato, per poi perdere la semifinale play-off contro il Monza, ma la stagione successiva vince il suo girone con 12 punti di vantaggio sulla seconda in classifica e torna in Prima Divisione, conquistando anche la Supercoppa di Seconda Divisione ai danni del Messina. A fine stagione il tecnico Mario Petrone e il capitano Berrettoni lasciano Bassano del Grappa per accasarsi nel neonato Ascoli Picchio. Nella stagione 2014-2015, il Bassano disputa un campionato di vertice, chiudendo la classifica del girone A di Lega Pro in testa, a pari merito col Novara, che tuttavia risulta vincitore per la miglior classifica avulsa, dopo un rocambolesco e fastidioso valzer di punti di penalizzazione in classifica tolti e riassegnati ai piemontesi. I ragazzi di Asta superano quindi ai playoff la Juve Stabia prima, e la Reggiana poi, ma si arrendono in finale al Como di Sabatini, venendo sconfitti 2-0 in trasferta e pareggiando 0-0 ai piedi del Grappa.

Nella sua storia il Bassano ha disputato 16 campionati di Serie C e 34 di Serie D. Gli ex della gara saranno Alberto Barison, cresciuto nelle giovanili biancoscudate e Giuseppe Pillon, che ha guidato i bassanesi nel 1993-1994.

CURIOSITA’: Bassano del Grappa conta 43.363 abitanti ed è l’ottavo centro del Veneto per popolazione e secondo nella provincia di Vicenza. L’area urbana ha una popolazione complessiva di circa 70.000 abitanti, comprendendo i comuni di Pove del Grappa, Solagna, Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Nove, San Giuseppe e San Zeno (Cassola), San Giacomo e Fellette (Romano d’Ezzelino) e Travettore (Rosà) può contare una popolazione complessiva di circa 150.000 abitanti.

Nel 2007 fu proposta una legge, poi bocciata, per l’istituzione della Provincia Pedemontana di Bassano del Grappa che avrebbe compreso anche l’Altopiano di Asiago, Marostica, alcuni comuni del trevigiano tra cui Asolo e alcuni comuni del padovano tra cui Cittadella per una popolazione complessiva di 236.365 abitanti.

Il simbolo di Bassano è indubbiamente il ponte degli Alpini, alcuni prodotti tipici sono l’asparago bianco di Bassano, la Grappa Poli, la Tagliatella Nardini, l’aperitivo mezzoemezzo Nardini e l’amaro San Giuseppe. Tra i personaggi di spicco legati alla storia di Bassano: Jacopo Da Ponte (pittore), Gian Battista Brocchi (geologo), Jacopo Vittorelli (poeta), Domenico Freschi (compositore), Giusto Bellavitis (matematico), Bartolommeo Gamba (scrittore), Gian Luigi Polidoro (regista ed attore), Toni Fabris (regista e scultore), Amedeo Fiorese (scuoltore), Tino Gobbi (Baritono), gli ex arbitri Luigi Agnolin e Dino Tommasi, l’ex calciatore ed ex presidente AIC Sergio Campana, i calciatori Federico Marchetti, Carlo Nervo, Gianluca Pegolo, Matteo Rubin, l’allenatore Maurizio Viscidi, l’ex pilota Miki Biasion, l’ex Miss Italia Gloria Zanin, la rock band Frigidaire Tango, la cantante Francesca Michielin e i dj’s di fama internazionale The Bloody Beetroots.


Dante Piotto

Estratto Padova Magazine Anno 2 – Numero 8

#BassanoPadova

Commenta su Twitter con #AlbinoLeffePadova#BassanoPadova
Seguici su @PadovaCalcio