Aspettando Reggiana-Padova, Mister Oscar Brevi: “Secondo me abbiamo speranze concrete di recuperare anche Altinier, ha saltato solo una settimana di allenamento. Salvo inconvenienti di sorta, a Reggio Emilia penso che Cristian ci sarà. La diagnosi troppo pessimistica? Mah…. Diciamo che è meglio così… Penso che anche Neto Pereira e Alfageme potranno essere della partita, anche De Cenco ha fatto una parte della partita col Teramo e direi che sta proseguendo verso la miglior condizione. A Reggio sarà una partita importantissima, la Reggiana diversamente dalla Sambenedettese e dalla Feralpisalò può ancora giocarsi il primo posto, per cui la forza dell’avversario è di assoluto livello. Padova-Reggiana è stata la svolta della nostra stagione, dall’8 luglio eravamo convinti di avere un gruppo valido, inizialmente siamo partiti male, ma i risultati stavano mancando. Confidavamo in una risalita perché eravamo convinti delle nostre potenzialità. Dal punto di vista personale si sa che quando vai a lavorare in grandi società non c’è mai tantissimo tempo. Sono contento di essere rimasto sereno nei confronti della squadra, ho vissuto con tensione ovviamente quella situazione. Col tempo impari a convivere con quella tensione. Non so se faccia bene lavorare sempre sotto tensione, talvolta funziona e altre volte no. All’andata affrontammo la partita col piglio giusto e c’è stato anche un pizzico di fortuna quella sera. Ci vuole anche quella. Da lì la squadra ha avuto un cambiamento radicale anche dal punto di vista della testa. Il calo di pubblico? Penso che voi siate più bravi di me a capire cosa è successo sotto questo aspetto. Quella sera venne tanta gente perché si percepiva che magari alla mia panchina qualcosa poteva succedere. Tante volte la gente è curiosa di vedere cosa succede, come chi va a leggere più la cronaca nera delle altre notizie. Del resto non ho altre considerazioni da fare. Io sono qui da poco e penso che non sia io la persona adatta a decifrare certe sensazioni. Dopo aver vinto a Parma e a Venezia col Pordenone non c’era così tanta gente allo stadio? Avevamo giocato di domenica, tante volte si diceva che il sabato influiva e invece…. Se avessimo vinto saremmo andati in testa alla classifica, sinceramente non ho capito certe dinamiche. Noi possiamo solo impegnarci al massimo e fare il nostro dovere. Domenica non c’era tantissima gente, mi sono sentito di andare sotto la curva perché in certi momenti l’incitamento può fare la differenza e come sempre la Fattori ha fatto la differenza. Quelli che sono venuti ci hanno dato una mano, anche se c’era meno gente”.