Pierpaolo Bisoli nell’antivigilia di Padova-Cremonese: “Ripartiamo dopo una sconfitta pesante, ma che secondo me è stata eccessiva rispetto a quanto abbiamo visto sul campo. Ci può stare di perdere, ma non è stato tutto da buttare a Salerno. Ora ci capita la Cremonese, un avversario molto forte ed esperto, non ha molti giovani in rosa, ma ha tutti giocatori che conoscono la categoria e delle ottime individualità. Difendono anche in sei, come ho visto a Palermo, secondo me ci saranno pochi spazi sugli esterni e dovremo essere bravi a cercarne in mezzo, dove si giocherà la partita. Per questo ho bisogno di forza e per questo ho provato il 4-3-1-2, un modulo che la squadra ha nelle sue corde e che avevo temporaneamente abbandonato. Ma, come ho già detto, dovremo essere bravi a cambiare pelle nel corso della stagione. Trevisan a sinistra? In una difesa a quattro quel ruolo lo può fare egregiamente, non dimentichiamo che lo scorso anno secondo me la partita migliore che ha giocato è stata quella di Fermo. Proprio come esterno bloccato. Bisognerà trovare i giusti equilibri sotto tutti i punti di vista, se si spinge di più da una parte, magari lo si fa meno dall’altra. E così, a catena, a centrocampo: per questo sto valutando il giusto schieramento per la partita di domenica. Il turnover? Rigiochiamo mercoledì e scenderemo in campo tre volte in una settimana, di questo bisognerà per forza di cose tenere conto. Clemenza? E’ difficile rinunciare a un giocatore come lui, a Salerno non riusciva a trovare la posizione ed era la stessa delle partite contro Verona e Venezia. Potrebbe essere stato un problema di condizione, infatti gli abbiamo chiesto tanto e sta un po’ faticando. Però lo ritengo più adatto a una partita come quella di domenica piuttosto che a quella di Foggia. Guidone? Voi lo scorso anno lo avete giudicato solo per i gol fatti, ma ha fatto un lavoro incredibile per tutta la squadra. Ne ha fatti 9, non sono pochi se li confrontiamo con i 14 di Capello, che però ne ha messi a segno 7 su rigore. L’ho provato, non ha segnato, ma è arrivato cinque volte davanti alla porta. A Salerno è entrato bene, col Verona invece no. può darci una grossa mano in questa stagione, ne sono convinto. E l’allenatore deve tenere conto dello stato di forma dei suoi attaccanti quando fa le scelte. Con Andrea Mandorlini, se la memoria non mi inganna, ci siamo affrontati due volte. In una ha vinto lui, nell’altra abbiamo pareggiato, ma non sono molto amante delle statistiche, per cui potrei anche sbagliarmi. Matteo Mandorlini ha fatto un gesto importante nei confronti della società diluendosi lo stipendio, a quel punto abbiamo potuto reintegrarlo perché avevamo un budget e dovevamo fare delle scelte precise. Lui ha subito dimostrato di essere sul pezzo, è entrato meglio rispetto a Chinellato, che per struttura fisica ha bisogno di più tempo per entrare in forma. E bisogna tenere conto di tutto quanto quando si fanno le scelte. Vi svelo una mia convinzione: secondo me Matteo Mandorlini potrà esserci più utile in B che in C, perché lui ha caratteristiche più difensive e in mezzo mi serviva gente d’inserimento perché dovevamo vincere il campionato. Devo ancora pensare come utilizzarlo, ma vedrete che anche lui tornerà utile”