CALCIO PADOVA TV intervista Andrea Bottalico, centrocampista-mezzala classe 1998 della Berretti biancoscudata, spesso aggregato alla prima squadra, ricordando il talento di Cassano, ma sognando di giocare con Verratti…

“Sono Andrea Bottalico, sono un classe ’98 e gioco da centrocampista-mezzala. Sono di Bari e molto legato alla mia città, è da molto che non scendo e mi manca tanto. Giocavo nel Green Park quando avevo 5 anni, poi fino ai Giovanissimi ho giocato nel Bari, successivamente nell’Andria, nel Siena e nel Latina. Ho girato molte squadre perché molto spesso ho avuto difficoltà nel rapportarmi con i mister che ho avuto ed a fine anno ho cambiato squadra. Cambierei alcuni miei comportamenti scorretti con allenatori, arbitri eccetera. Il paragone con Cassano? Ci potrebbe anche stare, abbiamo due caratteri diversi ed allo stesso tempo simili, soprattutto per le c****** che abbiamo fatto… si, mi piacerebbe arrivare agli stessi livelli di Cassano. Allenarmi con la prima squadra qua a Padova mi ha fatto maturare molto, l’avventura qui mi ha insegnato a rispettare la gente più grande ed essere una persona umile che si mette a servizio della squadra. Mi piace questa città e mi sono affezionato a questa maglia, mi piacerebbe restare qui. Nel calcio è molto importante la testa, anche di più della tecnica, della forza fisica. Un altro mio difetto è il cibo, soprattutto perché sono di Bari, ci sono molte cose tradizionali, sono una persona che tende ad ingrassare anche se non mangio tantissimo. Devo migliorare nel piede destro che non uso quasi mai e devo migliorare nella visione di gioco. Il mio idolo da bambino è stato Ronaldinho, anche se non abbiamo lo stesso ruolo. Da piccolo sognavo di giocare nel Milan, poi con il tempo i sogni cambiano. Adesso il mio sogno è rimanere con i piedi per terra e di arrivare più in alto possibile. Tra 10 anni io mi vedo nel PSG, mi piace molto Marco Verratti e mi ispiro molto a lui. La felicità? Per me è essere liberi in campo, giocare senza un freno, sfrecciare nei campi da calcio e divertirsi senza pensare ad altro”.