21 giugno 2009 – ore 16,00
Stadio “Speroni” di Busto A.
Campionato Lega Pro 1a Div. – Finale play off (ritorno)

PRO PATRIA – PADOVA 1-2
Reti: 35′ st e al 39′ st Di Nardo (Pd), 42′ st Urbano (Pro)

PRO PATRIA: Giambruno, Music, Barjie (39′ st Melara), Pisani, Urbano, Correa (36′ st Mosciaro), Cristiano (22′ st Zappacosta), Dalla Bona, Toledo, Do Prado, Fofana.
In panchina: Anania, Polverini, Morello, Migliorini. All. Franco Lerda

PADOVA: Cano, Petrassi, Di Venanzio, Cesar, Faisca, Pederzoli (24′ st Rabito), Baccolo, (42′ pt Falsini) Bovo, Varricchio, Patrascu, Di Nardo (42′ st Gentile).
In panchina: Facchin, Bianchi, Baù, Filippini. All. Carlo Sabatini

Arbitro: Nasca di Bari

Assistenti: (Santuari – Fortarezza) – Quarto uomo Massa

NOTE: giornata soleggiata con temperatura gradevole, terreno in perfette condizioni. Spettatori oltre 4.000 (650 ospiti), stadio esaurito da giorni.

Ammoniti: Cristiano, Do Prado, Urbano e Correa (Pro); Petrassi, Di Nardo, Varricchio e Rabito (Pd)

Espulso: 42′ pt Di Venanzio (Pd) per doppia ammonizione

Angoli: 6-2
Recupero: 5 (1+4)

Fonte estratto di “Amarcord Biancoscudato”, il libro realizzato da Alessandro Vinci ed edito da Cleup.


21 giugno 2009: la conquista della Serie B

(…) La data da cerchiare sul calendario era quella del 21 giugno. Furono però solo 600 i tifosi biancoscudati che riuscirono a impossessarsi di un biglietto per la trasferta dello Speroni. Tutti gli altri, a soffrire insieme di fronte alle televisioni o al maxischermo allestito per l’occasione in Prato della Valle, sempre con la cronaca di Antonio Ammazzagatti.
La gara si rivelò vivace sin da subito, il Padova cercò di spingere alla ricerca del gol, ma fu la Pro Patria a rendersi maggiormente pericolosa nel corso della prima mezz’ora di gioco con Toledo e Fofana, costretti però a fare i conti con un Cano come al solito insuperabile. Poi, al 41′, ecco l’imprevisto: espulsione di Di Venanzio per doppio giallo e squadre negli spogliatoi in undici contro dieci. Sarebbe servito un miracolo per vincere la partita. Per non vanificare la cavalcata iniziata oltre due mesi prima. Per tornare dopo undici anni in Serie B.
Sabatini lo sapeva, e negli spogliatoi suonò la carica. Nella ripresa i biancoscudati scesero infatti in campo “con la bava alla bocca”, mettendo progressivamente alle corde una Pro Patria sempre meno incisiva, forse ormai certa del buon esito della gara. A punirla puntualmente ci pensò quindi, all’81’, Totò Di Nardo, che ribadì in rete di testa (proprio lui, alto nemmeno 1 metro e 65) una ribattuta corta di Giambruno su incornata di Varricchio sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra di Patrascu. Gioia pura per i tifosi padovani. Mazzata micidiale per gli uomini di Lerda. Così, soli quattro minuti più tardi, ecco il raddoppio di Totò, assurto ormai a eroe cittadino, abilissimo ad approfittare dell’immobilità della retroguardia di casa su un lancio alla bell’e meglio di Bovo e ad insaccare a porta vuota il gol del 2-0. Apoteosi. Inutile il gol dell’1-2 messo a segno da Urbano negli ultimi minuti di gioco.
Alle 17.50 risuonò dunque l’annuncio di Antonio Ammazzagatti, quello che tutti avrebbero voluto ascoltare: «E’ finita, è finita! E’ Serie B, è Serie B, è Serie B! Esplode il tifo biancoscudato, dopo undici anni di delusioni e di “bastonate sui denti”! Il Padova torna in Serie B nella maniera più difficile, contro tutto e contro tutti, in dieci contro undici a Busto Arsizio di fronte ai propri 600 tifosi!». Sono le parole che fecero da sottofondo allo scoppio del delirio più totale in Prato della Valle, dove la festa prese subito il via per poi terminare solamente a tarda sera, quando furono almeno 5000 ad accogliere in città i propri beniamini, gli eroi di Busto, di ritorno dallo Speroni.
(…)