Fonte: Stefano Volpe per  IL MATTINO DI PADOVA


Vacanze finite, si torna a sudare. Per il momento solo sulla cyclette per le visite mediche di rito, ma da domani i giocatori biancoscudati torneranno in campo all’Appiani per iniziare a preparare la prossima stagione (a questo link il programma completo del ritiro). Ieri sono arrivati in città i primi giocatori per i classici esami medici di inizio stagione, e a presentarsi sono stati quattro elementi della vecchia guardia. Abbronzati il giusto, ad occhio già in discreta forma fisica, hanno varcato i cancelli del Polambulatorio Arcella, uno dopo l’altro, Davide Mazzocco (i suoi test a questo link), Marco Ilari (intervista a questo link), Matteo Dionisi (intervista a questo link) e Crisitian Altinier. Le attenzioni maggiori erano rivolte soprattutto su quest’ultimo, che meno di due mesi fa ha salutato i tifosi con una doppietta d’autore all’Alessandria, tanti applausi e la targa ricevuta quale miglior marcatore stagionale grazie ai 16 gol messi a segno. «Riparto da quella che è stata una delle migliori stagioni della mia carriera», il sorriso del bomber mantovano. «Resta il rammarico per non aver raggiunto i playoff, dove saremmo stati fastidiosi per tutti».

L’obiettivo della società è quello di superare il risultato della scorsa stagione. Il che vuol dire almeno i playoff. Cosa c’è da migliorare? «La base della scorsa stagione c’è, ma arriveranno nuovi giocatori e c’è un allenatore diverso, per cui sarà fondamentale fare gruppo subito. E poi bisognerà dare maggiore continuità di risultati per provare a restare sempre nelle posizioni che contano». Una delle base dalle quali si riparte è la coppia d’attacco Altinier-Neto Pereira. Di sicuro una delle più forti della Lega Pro, ma anche una delle più vecchie. «La fiducia della società è un grosso stimolo e con Neto ho affinato un’ottima intesa. I presupposti sono i migliori e all’età che abbiamo non penso. Nel calcio è inutile proiettarsi troppi in avanti. Io riparto con grandi stimoli, penso al presente e voglio dimostrare di meritarmi il posto». Battuta finale. Guadagnarsi i playoff, anche solo per il rotto della cuffia, non sembra poi così difficile visto che si qualificheranno le squadre che arriveranno fino al decimo posto. «Ho visto e sinceramente questa formula non mi piace tantissimo. La trovo poco meritocratica, i playoff sono troppo lunghi e rischiano di essere penalizzanti per le squadre arrivate più in alto e che hanno tirato la carretta per tutta la stagione».