Estratto Fonte: Mattino di Padova

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«Negli ultimi dodici mesi, il Padova è cresciuto molto», osserva Cristian Altinier, che con 19 gol è il bomber biancoscudato più prolifico del 2016. «Da gennaio in poi c’è stata una vera e propria escalation, abbiamo fatto tanti punti e questo ha coinvolto di più i tifosi. La società ha lavorato tanto, e anche se in estate si è cambiato molto e all’inizio di questa stagione c’è stato un po’ di comprensibile rodaggio, il bilancio rimane positivo». 68 punti in dodici mesi, con la possibilità di superare anche quota 70 con una vittoria tra due giorni a Bergamo. «I punti fatti sono tanti, ma non basterebbero per vincere un campionato a venti squadre. Se ci vogliamo provare, credo che dovremo per forza puntare a superare quota 70. E considerato che siamo già nel girone di ritorno, per riuscirci entro fine campionato dovremo migliorare ancora tanto».

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Del 2016 rimarranno alcune gare, soprattutto, impresse nei ricordi. «Di sicuro quella all’Euganeo col Pavia: una vittoria per 3-0 che ci ha dato un grande slancio e che fu una delle nostre migliori prestazioni. Ma le due recenti partite consecutive con Parma e Venezia rimarranno ancora di più: una settimana entusiasmante, che per noi ha significato tanto». Cosa chiedere, invece, al 2017 che sta per arrivare? «Mi piacerebbe che il campionato fosse emozionante e combattuto fino all’ultima giornata, che gli obiettivi importanti rimangano raggiungibili fino alla fine. Vincere non è mai facile, ma la sensazione di potercela giocare fino all’ultima partita è quella che tutti ci auguriamo di provare. Tanto più dopo aver visto che in questo campionato ci sono tante pretendenti, ma nessuna favorita: le prime cinque, comprese Padova e Parma, sono tutte squadre costruite per vincere, ma dietro ci sono altri club importanti, come Bassano, Samb e Feralpi, che potrebbero ancora risalire. Il Pordenone finora è quella che mi ha impressionato di più: eppure nonostante qualche nostra amnesia, ce la siamo giocata alla pari, in alcuni frangenti l’abbiamo messa sotto».

 

Articolo completo nell’edizione odierna de Il Mattino di Padova