“L’Ajax a Padova?” si sussurrava increduli per le piazze della città. Dal Prato all’ombra del Santo, l’ammirazione è una scintilla immediata che scocca veloce. “Certo che si!” quel modello olandese così invidiato – ed emulato – si è tinto di biancoscudato, per una notte. Un evento (organizzato in collaborazione con Rigato, Officine Rostin e Cib Unigas) ad hoc per aspiranti allenatori del settore giovanile in compagnia di due relatori d’eccezione made in Ajax: Sander De Goede, creatore dell’Ajax Online Academy e Patrick Ladru, Technical Manager del Settore Giovanile dell’Ajax. Moderatore David Endt, Team Manager Ajax dal 1997 al 2013. A fare gli onori di casa quasi tutta la dirigenza della società Biancoscudati Padova: il presidente Bergamin, il ds De Poli e Molon, presidente del settore giovanile. Preparatore atletico e coordinatore corsi: Andrea Nonnato. Protagonista della serata? Riflettori su “La costruzione e la finalizzazione del gioco” nella sua essenza, una filosofia che non si può snaturare. Presentazione teoria e poi palla ai ragazzini del settore giovanile dei Biancoscudati Padova (davvero niente male) per schemi e movimenti pratici. Tre contro uno, attacco e difesa a confronto, fase di disimpegno e ripartenza veloce, uscita dalla propria area palla al piede. Tecnica individuale e collettiva. E di più. Sempre con le stesse idee, chiare: “Noi utilizziamo sempre il 4-3-3, modulo fisso con regista basso”. E se si può “meglio offendere, siamo votati allo sviluppo della fase d’attacco”. Entusiasmo e attenzione, partecipazione interessata di più di 300 persone. Esercizi e allenamento, per far migliorare e crescere i nostri giovani, con criteri ben delineati. Anche se “il talento è qualcosa di spontaneo e innato. Guardate Sneijder, ambidestro naturale che grazie a noi allenatori può essere solo limato” riferisce Patrick.
Dalla Serie D alla luce di una rinascita, i Biancoscudati Padova prendono per mano aspiranti allenatori professionisti con un’intuizione made in Ajax: per il suo futuro, per il nostro futuro. Nelle mani di ragazzi dei settori giovanili.
di Matteo Moretto per gianlucadimarzio.com
Un Padova “made in Ajax”?
Un amore spropositato per il calcio e tanta voglia di giocare. Sono queste le cose che ci legarono fin da subito. Ci conoscemmo l’anno dei mondiali in Sud Africa dove l’Olanda perse la finale contro la Spagna, ma quel calcio “oranje” ce lo ricordiamo bene entrambi e fu uno dei punti che trovo più spazio nei nostri discorsi. Fa sorridere come dopo 4 anni, sia stato proprio un olandese a farci mettere nuovamente in contatto: David Endt storico Manager dell’Ajax, che entrambi abbiamo conosciuto nel nostro percorso di avvicinamento al calcio olandese.
Nonostante abbia assaggiato la Serie B come preparatore atletico, ha deciso di rimanere nel suo habitat naturale: il settore giovanile. Lo vuole fare a modo suo, facendo la differenza. Con i biancoscudati ripartiti dalla serie D, Andrea ha iniziato a sondare il terreno per riportare vigore al settore giovanile, che ha visto partire i suoi prospetti migliori. Decide così di contattare l’Ajax. La risposta è stata pressoché immediata, tanto che David Endt, Patrick Ladru (Technical Manager del settore giovanile dell’Ajax) e Sander de Goede (creatore del Ajax Online Academy) hanno accettato l’invito e sono venuti in Italia per un evento dedicato ad aspiranti allenatori del settore giovanile. Tema della serata era “La costruzione e la finalizzazione del gioco”, filosofica radicata nel credo calcistico della squadra di Amsterdam. Il tutto si è suddiviso in un momento di presentazione ed un altro nella quale si è lasciato spazio al calcio giocato con esercitazioni eseguite dai bambini del settore giovanile dei biancoscudati.
Questa serata ha riscosso un grande successo agli occhi dei circa 300 presenti, che hanno visto, un modo di fare calcio diverso. Ora, il grande passo sta nel trovare il coraggio di attuarlo in Italia, cosa che sicuramente non manca ad Andrea.
La speranza è quella che il Padova possa affidarsi all’Ajax come Academy. Le porte della società olandese sono aperte, tanto che hanno manifestato la loro disponibilità nel fornire dei software con più di 800 esercitazioni. Questo programma contiene anche una sezione nella quale vengono inseriti i dati e la crescita tecnico-tattica del ragazzo. Le informazioni raccolte sono collegate al server centrale dell’Ajax che può seguire così i miglioramenti, dando eventualmente dei consigli.
Purtroppo il budget che in Italia viene investito nel settore giovanile è relativamente basso, di conseguenza è davvero difficile poter seguire i ragazzi anche sotto l’aspetto scolastico, responsabilità che viene affidata ai genitori. Pare che ora ci sia addirittura l’intenzione di togliere le 2 ore scolastiche di attività fisica, ritenendole “momenti tolti allo studio” e che vanno a influire negativamente su quelli che in gergo vengono chiamati “movimenti cognitivi”, ossia movimenti utili al rilassamento del corpo e della mente.
Un altro sogno di Andrea è quello di organizzare un master per allenatori e preparatori di settori giovanili che hanno tanta voglia di imparare, ma che non sono riusciti ad entrare a Coverciano.
In questi 4 anni, Andrea ne ha fatta di strada e sono sicuro che ne farà ancora tanta. Per questo motivo gli faccio nuovamente un grosso “in bocca al lupo” per il futuro, nella speranza che possa portare il più avanti il possibile questo suo credo made in Ajax!
di Marco Glerean per lagiovaneitalia.net
Video della serata
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