Tifoso biancoscudato da sempre e grande amico di Gildo Fattori, Giuliano Calore è campione mondiale di ciclismo estremo e detentore di 13 record, entrati ufficialmente nel famoso libro dei Guinness dei Primati.
Quest'uomo continua tutt’ora ad inseguire i confini dell'impossibile, sbalordendo tutti i tecnici delle due ruote e i più grandi campioni che fecero storia del ciclismo eroico, percorrendo distanze e dislivelli impensabili senza manubrio, senza freni e senza l’ausilio del pignone fisso.
Il record più recente e fantascientifico risale al 31 luglio 2011 quando, in condizioni di instabilità pazzesche, Calore ha disceso i 48 distorti tornanti del passo dello Stelvio di notte con un piccolo raggio di luce manovrato con la mano destra, appena sufficiente ad illuminargli 2 metri e mezzo di strada.
L'impresa risulterà ancora più mostruosa per il forte vento che tirava a 2000 m di altezza, senza considerare il freddo che l'ho ha costretto ad indossare un supplemento di indumenti, complicando maggiormente i suoi movimenti di addominale, schiena e dorsali.
Perfino il campionissimo Francesco Moser e altri assi del ciclismo avevano precedentemente espresso il loro pensiero, ritenendo questo suo 13º tentativo umanamente impossibile anche se effettuato in condizioni atmosferiche favorevoli.
Vi ricordiamo ora alcune delle sue imprese più sensazionali entrate nel libro del Guinness dei primati
28 luglio 1983 – dimostra la sua potenza fisica e la resistenza riuscendo a superare ben 14 dei più famosi passi di montagna con salite e discese difficilissime sulla distanza di 330 chilometri in sole 13 ore.
26 luglio 1984 – altra storica impresa, pedalando con una gamba sola sale in condizioni atmosferiche pessime i 48 tornanti del leggendario passo dello Stelvio nel tempo straordinario di un'ora e 36 minuti.
27 ottobre 1986 – dopo un'abbondante nevicata, con una strada che è diventato una lastra di ghiaccio che si snoda per tutti 48 tornanti, arriva un altro dei suoi exploit più sensazionali. Con una temperatura di 10° sotto zero vince i 1842 m di dislivello che separano Prato Stelvio dalla cima, nel tempo di due ore e 20 minuti.
Tempo ritenuto sbalorditivo anche dei tecnici del ciclismo professionistico per le condizioni assolutamente proibitive e pericolosissime del fondo stradale.
18 agosto 1989 – insaziabile nel voler superare se stesso, sconfina oltre l'immaginabile riuscendo a scalare con la solita bicicletta monca i 48 tornanti dello Stelvio nel tempo record di un'ora 17 minuti e 18 secondi. Addirittura meglio del tempo impiegato da Bernard Hinault nel 1980 quando in questa stessa salita staccò l'italiano Panizza vincendo poi il giro d'Italia.
Il 10 ottobre 2006 – a Serravalle Scrivia riceve assieme ad Eddy Mercks il premio internazionale Fausto Coppi e Costante Girardengo.
Potenza muscolare, senso dell'equilibrio, spericolata sapienza acrobatica e una resistenza senza limiti, questi i dati fisiologici che gli hanno permesso di scandire un’impressionante sequenza di exploit. Andando contro le regole, contro le convenzioni e contro la normalizzazione, Giuliano Calore ha cominciato a stupire il mondo quando aveva quarant'anni, lo ha fatto fino ad oggi ed ha intenzione di continuare il suo confronto tra forze umane e forza della natura.
La sua fama si è piano piano estesa a tutto il globo, tanto che una giuria cinese, dopo aver valutato il suo curriculum e osservato le immagini del suo film documentario, lo ha invitato ad aprire i giochi delle Università di Taiwan 2001 dove ha sfilato davanti a tutti i 26.000 atleti, accorsi da tutto il mondo per misurarsi le loro discipline sportive.
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