COMUNICATO STAMPA

L’Associazione Italiana Calciatori,

PRESO ATTO CHE:

1) con CU FIGC n. 48/A del giorno 11 agosto u.s. è stato ristabilito il format a 60 squadre del campionato organizzato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico per la stagione sportiva 2018/2019, attraverso la riduzione del numero di retrocessioni nella corrente stagione;

2) il Presidente Federale, di concerto con i Vice Presidenti, il Direttore Generale della FIGC e il Presidente della Lega Pro, con proprie comunicazioni del 23 agosto u.s., ha assunto formalmente l’impegno scritto a sostenere la posizione dell’AIC e a sottoporre all’approvazione del prossimo Consiglio Federale i punti da noi sollevati in ordine:

a) alla necessità di uniformare i criteri di individuazione dei soggetti abilitati al rilascio delle necessarie fideiussioni a garanzia dei pagamenti dei tesserati (contenuti nelle norme per l’iscrizione ai campionati) con quelli previsti per le garanzie fideiussorie atte a garantire l’integrale versamento del saldo negativo delle campagne trasferimenti di ogni singolo club;

b) alla necessità di stabilire fin da subito in modo certo, durevole e immutabile che il controllo COVISOC sul pagamento della mensilità di giugno dall’anno 2018 – e così per le stagioni successive – venga fissato entro la metà di agosto di ciascun anno per le società militanti nei campionati di Serie B e Serie C;

c) alla necessità di anticipare il controllo COVISOC inerente il quarto bimestre della stagione sportiva in corso (mensilità di gennaio e febbraio) entro la fine del mese di marzo, onde poter consentire l’applicazione del sistema sanzionatorio prima del termine del campionato (attualmente le sanzioni scaturenti dai controlli di metà aprile non possono essere irrogate tempestivamente e slittano alla stagione successiva, e ciò in danno delle società virtuose e adempienti);

d) alla necessità di modificare la norma sulle fideiussioni, introducendo fin da subito l’obbligo di sostituzione (applicando i nuovi parametri) in corso di stagione nell’ipotesi di mancata solvibilità di una o più compagnie garanti;

e) alla necessità di intervenire nel finanziamento del Fondo di Solidarietà per la copertura degli oneri finanziari straordinari che graveranno sull’ente a seguito delle mancate ammissioni ai campionati di quest’anno;

3) all’esito dell’odierna Assemblea delle Società affiliate alla Lega Italiana Calcio Professionistico è stata parzialmente modificata la delibera di Lega relativa alla riduzione degli over 22 utilizzabili da parte delle Società a essa associate, prevedendo una programmazione pluriennale a 14 + 4 over, inseribili nella lista dei calciatori impiegabili, assicurando, nei fatti, una migliore tutela dei livelli occupazionali di categoria, anche per la corrente stagione sportiva.

Alla luce di quanto sopra, dopo un confronto interno con gli associati di Lega Pro, l’AIC

COMUNICA

la revoca dello stato di agitazione proclamato per l’inizio del campionato di Serie C, previsto per il fine settimana.

L’auspicio è che la ritrovata condivisione di una progettualità pluriennale sportiva ed economico-finanziaria sia un buon viatico per le future iniziative di riforma di un sistema calcio che necessiterà del contributo di tutti, FIGC, Leghe e componente tecnica.




Fonte: Tuttomercatoweb

Poche ore dopo la fine dell’assemblea di Lega e la Serie C si trova a dover far fronte a una nuova e clamorosa svolta. La Vibonese ha infatti annunciato sul proprio profilo Facebook di essere stata riammessa al terzo campionato professionistico italiano pubblicando la risposta della Corte Federale d’Appello.

Fonte: Us Vibonese

Alla fine la Vibonese ha ottenuto quel che chiedeva: solo e soltanto il rispetto delle regole. Finalmente un organo di Giustizia sportiva ha fatto ciò che altri avrebbero dovuto fare, ossia leggere le carte, controllare e verificare chi aveva rispettato tutti gli impegni e chi no.

“Dopo tanti bocconi amari – dichiara il presidente Pippo Caffo – abbiamo vinto una lunga battaglia. Di questo dobbiamo essere grati allo studio legale degli avvocati Cesare Di Cintio e Federica Ferrari, che ci hanno seguito e supportato con estrema professionalità in questo tortuoso percorso e verso i quali il sottoscritto e la società che rappresento hanno sempre mostrato fiducia e stima. Finalmente sono state riconosciute le nostre ragioni. Noi chiedevamo solo di controllare che tutti avessero rispettato le regole imposte dagli organi calcistici. Nulla di più. Abbiamo trovato chiusa, inspiegabilmente, qualche porta, quando bastava davvero poco per andare a controllare e verificare. Sono contentissimo. E adesso ci rimettiamo subito sotto per disputare un nuovo torneo di Serie C. Quando giocheremo? Aspettiamo notizie dagli organi competenti. Noi siamo pronti”.

Sul futuro Pippo Caffo aggiunge: “Intanto condivido questa gioia con la mia società, il dg Beccaria, i collaboratori e tutti i tesserati che sono stati con noi e che rimarranno in futuro, oltre che con i tifosi e con coloro che ci sono sempre stati vicino. Per il resto già adesso abbiamo una buona squadra, sulla quale interverremo per reggere l’urto con il campionato che ci aspetta, stavolta senza soffrire”.

Quindi è la volta del direttore generale Danilo Beccaria: “Quanto accaduto è soltanto un atto di giustizia. Nulla di più. Ed è questo ciò che noi volevamo. Avrei tante cose da dire in merito a quel che è accaduto e sul fatto che abbiamo dovuto aspettare il 24 agosto per avere giustizia. Ma preferisco guardare oltre, dopo tanta amarezza, finalmente una gioia attesa e meritata”.

La riammissione in Serie C “è un premio per tutti noi, per i tifosi, per quei calciatori che hanno accettato la Vibonese a prescindere dalla categoria. Hanno sposato il progetto ed è anche per loro che sono contento”.

Adesso si pensa al prossimo campionato: “Noi eravamo pronti per la Serie D, ma abbiamo iniziato ad allestire la squadra anche in prospettiva Serie C. Faremo altri movimenti per reggere il peso di questo campionato. Al riguardo mi auguro che la gente di Vibo sia sempre più vicino alla squadra ed alla Vibonese. La terza serie nazionale è un torneo gravoso e dispendioso, ma noi ci siamo e faremo come sempre la nostra parte”.